Volevano ucciderlo per “mandare un segnale” alla famiglia: lo accoltellarono in varie parti del corpo e poi si allontanarono pensando di aver compiuto la loro missione di morte.
Giuseppe Verde, 54 anni con precedenti penali ma non legato alla criminalità organizzata, è stato tra la vita e la morte per alcune settimane. Ad oltre un mese da quella maledetta sera del 29 febbraio scorso porta ancora i segni di quelle ferite ma è vivo. E stamane la polizia ha arrestato i due che tentarono di ucciderlo.
Si tratta di Alfonso Attanasio, 26 anni e Giuseppe Catone di 42 anni, entrambi accusati di tentato omicidio aggravato.
La misura cautelare è stata emessa all’esito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Commissariato Vicaria-Mercato in relazione al tentato omicidio di un 54enne avvenuto, a seguito di una brutale aggressione consumatasi il 29 febbraio scorso in via Cesare Rosaroll.
La sera dell’agguato la vittima designata fu attaccata da due persone a viso scoperto che, su due motociclette, l’hanno prima insultato verbalmente e poi l’hanno aggredito con dei coltelli, colpendolo all’addome e agli arti inferiori.
A seguito delle lesioni subite, la vittima ha dovuto subire un complesso intervento chirurgico per “5 ferite agli arti inferiori con sutura di alcune vene e 1 all’addome, che ha reciso l’intestino”.
L’identificazione dei due arrestati stamani è stata possibile grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza locali e alle dichiarazioni di alcuni testimoni presenti sul luogo dell’incidente.
Il motivo dell’aggressione è ancora al centro di indagini approfondite e sembra essere correlato a precedenti tensioni tra i familiari della vittima e i sospettati.
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