Annullata l’ordinanza cautelare a carico di Alessandro Iuliano accusato di essere l’uomo di fiducia del clan Esposito che avrebbe organizzato la consegna di droga e telefonini nel carcere di Secondigliano e in altre strutture di alta sicurezza in Italia, avvalendosi di droni guidati da un noto fotografo napoletano.
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha escluso la gravità indiziaria della partecipazione alle due associazioni di cui Iuliano sarebbe stato partecipe, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Raffaele Minieri. Il ragazzo è, quindi, stato posto agli arresti domiciliari.
Per le altre posizioni è stata, invece, confermata la tesi accusatoria della Procura, che nei due anni di indagine ha scoperto il sistema messo in piedi da tutti i principali clan napoletani per garantire smartphone e droga ai propri membri detenuti in tutta Italia.
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