Secondo quanto emerso da un incontro in Prefettura a Bologna, serviranno circa tre mesi per svuotare l’acqua dalla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, situata nell’Appennino tosco-emiliano.
Il prefetto Attilio Visconti ha dichiarato che, se tutto procede come previsto, lo svuotamento potrebbe avvenire entro la fine di luglio, prima dell’estate. Tuttavia, le modalità dell’intervento non sono ancora decise e sono al vaglio due ipotesi.
La prima ipotesi prevede l’utilizzo di un treno di moduli ad alta tecnologia per filtrare l’acqua, eliminarne oli e altre sostanze e rilasciarla nel lago. Questo sistema, se fattibile, sarebbe assemblato su misura ed è la scelta preferita dalle parti coinvolte.
La seconda ipotesi propone di continuare lo svuotamento utilizzando idrovore e autobotti, ma le quantità necessarie di mezzi in circolazione presentano delle criticità logistiche.
Operazioni delicate per mitigare i rischi
Attualmente, l’acqua continua a entrare nella centrale da due ingressi, causando vari problemi strutturali. I soccorritori dei Vigili del fuoco dovranno intervenire per riparare una paratia danneggiata, ma solo quando le condizioni idrauliche interne saranno ottimali.
La priorità è ridurre il livello dell’acqua all’interno della centrale affinché sia inferiore a quello del lago, creando le condizioni ideali per lo svuotamento.
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