Ora legale: lancette avanti nella notte tra il 30 e 31 marzo, ma c’è chi la vuole permanente

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Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo tornerà l’ora legale, con le lancette che dovranno essere spostate un’ora avanti. Un passaggio che, secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), ha effetti negativi su salute, energia, bollette, ambiente e tasche dei cittadini.

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Sima: “L’ora legale permanente porterebbe benefici per l’ambiente e il portafoglio”

L’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno, secondo Sima, produrrebbe nel nostro paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti, con un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro annui. Inoltre, si tradurrebbe in un taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno.

Il passaggio all’ora legale e viceversa ha anche effetti negativi sulla salute umana. Altera la ritmicità circadiana, l’orologio biologico del nostro organismo, con conseguenze negative su pressione arteriosa, frequenza cardiaca e sonno.

Per questi motivi, Sima chiede al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati Membri.



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