C’è anche un latitante tra i destinatari delle cinque misure interdittive emesse dalla Questura di Napoli nei confronti di altrettanti membri dell’associazione eversiva di estrema destra “Ordine di Hagal”.
I provvedimenti hanno colpito Maurizio Ammendola (44 anni), presidente dell’associazione,ì Michele Rinaldi (48 anni), vice presidente, Massimiliano Mariano (47 anni), responsabile dell’indottrinamento, Gianpiero Testa (26 anni), responsabile del reclutamento e delle attività di gruppom e infine Anton Radomsky (27 anni), latitante in Ucraina.
A Massimiliano Mariano è stata notificata una misura interdittiva di tre anni mentre ad Ammendola, Rinaldi, Testa una misura interdittiva di tre anni e mezzo.
Le indagini della Digos, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno evidenziato la pericolosità degli indagati.
Radomsky, già irreperibile all’epoca dei provvedimenti cautelari, si trova in Ucraina e ha contatti con il battaglione Azov.
L’operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare l’estremismo di destra. La latitanza di Radomsky e i suoi contatti con il battaglione Azov destano preoccupazione.
L’associazione “Ordine di Hagal” era attiva in Campania. I membri si occupavano di propaganda, proselitismo, indottrinamento e addestramento. L’associazione aveva una struttura gerarchica ben definita. Le indagini sono state avviate nel 2022.
Il provvedimento del giudice è stato emesso su richiesta della Questura di Napoli.
Il quadro che emerge è preoccupante: perché l’estremismo di destra è ancora presente in Italia.
Le associazioni eversive possono reclutare nuovi membri anche online. La collaborazione tra le forze dell’ordine è fondamentale per contrastare questo fenomeno.
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