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Il boss pentito Salvatore Roselli racconta il “sistema Sette palazzi”. I nomi dei 16 indagati

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Sedici pentiti per raccontare il sistema spaccio dei di Scampia. Ci sono 16 indagati nell'inchiesta della Dda di Napoli che ieri ha portato in carcere sette persone con  l'ordinanza firmata dal gip Gianluigi Visco della 19esima sezione.

Nelle 282 pagine dell'ordinanza cautelare si racconta la recente storia di di Scampia e soprattutto le alleanze sul traffico di droga gestito da Salvatore Roselli, referente del nella zona fino al suo arresto e alla decisione di collaborare con la giustizia. Sono state le sue dichiarazioni a dare impulso all'inchiesta

“Fino al mio arresto io come responsabile, Alessandro De Cicco, Gennaro Caldore e Pasquale Pandolfi. Solo noi 4 eravamo stipendiati, poi c'erano Alessandro Grieco e Ivan D'Amora, mio genero, che vendevano fumo, poi Giovanni Strazzulli ed Emanuele Mingione vendevano cocaina ai privati e fumo.

Dopo che Spera scappò fuori si vollero appoggiare con me per paura della Vanella e io gli diedi protezione. Si rivolgevano a m e la famiglia Raia, Savio Mele che ha la piazza nelle 22 case Celesti e gli Abbinante.

E avevo a che fare io con i clan a noi vicino tipo Vanella, Licciardi e anche i Di Lauro e quelli di Miano però coni Balzano c'erano sempre discussioni e anche gli Stabile con i “Cifroni” amici di Sautto Monfrecolo di Caivano”.

È il “sistema Sette palazzi” raccontati dal boss pentito Salvatore Roselli detto “frizione” in un verbale del 9 marzo 2023.

Nei suoi racconti Roselli ha riferito dell'esistenza due gruppi (e piazze di spaccio o punti vendita), composti da soggetti intranei o collegati al clan (o a lui stesso), che si dedicano alle attività di spaccio di stupefacenti: il gruppo che operava nei territori di Chiaiano e Marianella, il quale si riforniva cli stupefacente dal clan Amato Pagano. Di tale gruppo facevano parte gli odierni indagati Gennaro Caldore Alessandro De Cicco (oltre a   Nunzio PecorelliEmanuele Mincione,  Giovanni StrazzulliAntonio RongaTommaso Rusciano).

E poi vi era il gruppo che operava nel territorio dei “Sette palazzi”, il quale era stato autorizzato  da lui a gestire una piazza di spaccio per la vendita di hashish. Tale gruppo era composto da Alessandro Grieco, Giuseppe Calemma e  il genero Ivan D'Amora.

E a proposito di questo'ultimo gli investigatori lo indicano come suo luogotenente che si occupava della contabilità, del taglio e della suddivisione della droga in dosi, di tenersi in contatto con i clienti e di organizzare il cosiddetto spaccio “dinamico” che limita notevolmente le contestazioni a coloro che si occupano della consegna.

 ELENCO DEGLI INDAGATI

1. ROSELLI Salvatore, nato a Napoli il 20.02.1976;
2. D'AMORA Ivan, nato a Napoli l'1.7.1994;               CARCERE
3. CALEMMA Giuseppe, Nato a Napoli il 21.11.1994;       INDAGATO
4. GRIECO Alessandro, nato a Napoli il 12.9.1972;       INDAGATO
5. DE CICCO Alessandro, nato a Napoli il 27.2.1990;      INDAGATO
6. CALDORE Gennaro, nato a Napoli l'11.1.1986;           INDAGATO
7. D'AMORA Carmine, Nato a Napoli il 23.7.1989;          CARCERE
8. DESIO Antonio, nato a Napoli il 29.6.1987;           CARCERE
9. FORINO Roberto, nato a Napoli il 4.12.1976;          CARCERE
10. ANDRETTA Marco, nato a Napoli il 4.10.1999           INDAGATO
11. MARINIELLO Giancarlo, nato a Napoli il 20.7.1987;     INDAGATO
12. CAMPITELLI Gennaro, Nato a Napoli il 24.6.1992;    ARRESTI DOMICICLIARI
13. PASCALE Federico, nato a Napoli il 10.12.1978;        CARCERE
14. DE CRESCENZO Antonio, nato a Mugnano il 17.7.1990;  OBBLIGO DI DIMORA
15. MINERVINO Vincenzo, nato a Napoli il 17.8.1992;       INDAGATO
16. DI GUIDA Pasquale, nato a Mugnano il 29.7.1974;    ARRESTI DOMICICLIARI

(nella foto da sinistra Salvatore Roselli, Ivan D'Amora, Roberto Forino, Federico Pascale e Antonio De Sio)


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