Un detenuto nordafricano di trent’anni è stato salvato in extremis dalla Polizia Penitenziaria nel carcere di Benevento.
Si era legato alle sbarre della finestra con un cappio fatto con le lenzuola, ma è stato soccorso prima che potesse compiere l’atto estremo del suicidio. Attualmente si trova ricoverato in ospedale per ricevere le cure necessarie.
Secondo il sindacalista Luigi Castaldo, segretario regionale Campania CON.SI.P.E, è importante riconoscere il coraggio e la prontezza d’intervento del personale penitenziario che ha impedito un’altra tragedia nelle carceri italiane.
Castaldo sottolinea l’importanza di avere figure professionali qualificate, come educatori, psicologi e psichiatri, per sostenere efficacemente il lavoro di trattamento e recupero all’interno delle carceri.
Tuttavia, nonostante l’impegno umanitario del personale di Polizia Penitenziaria, ci sono ancora significative criticità organizzative che mettono a rischio il trattamento e la rieducazione dei detenuti.
Il vicesegretario regionale CON.SI.P.E Campania, Tommaso De Lia, evidenzia la necessità di maggiori risorse umane e strumentali per affrontare adeguatamente le problematiche presenti nel sistema carcerario. Inoltre, si prevede una manifestazione di sensibilizzazione il 8 marzo di fronte al carcere, per sollecitare maggiore attenzione verso la situazione della struttura penitenziaria a Benevento.
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