Un gesto di profonda memoria e rispetto ha segnato la giornata odierna all’Istituto Vitruvio di Castellammare. L’aula docenti dell’istituto, situato nel rione San Marco, è stata ufficialmente intitolata a Debora D’Aniello, la giovane di 17 anni tragicamente uccisa dal fidanzato nel lontano 1983 sul Monte Faito.
La cerimonia di intitolazione è stata aperta dalla dirigente scolastica del Vitruvio, Angela Cioffi, la quale ha pronunciato parole cariche di emozione e significato: “Da oggi l’aula docenti avrà per sempre il nome di Debora”. Questo gesto simbolico vuole commemorare la vita interrotta prematuramente di Debora e mantenere viva la sua memoria nell’ambiente educativo che avrebbe potuto essere parte del suo futuro.
Alla cerimonia hanno preso parte diversi partecipanti, tra cui una delegazione del Centro Italiano Femminile, il fratello e la madre della giovane Debora, oltre a una rappresentanza della III A del Graziani, classe frequentata dalla ragazza prima della tragedia e che oggi fa parte dell’Istituto Vitruvio.
Il caso di Debora D’Aniello, rimasto per anni nell’oblio, è stato riportato all’attenzione dell’opinione pubblica grazie alle testimonianze coraggiose della madre e del fratello, che hanno parlato dell’atroce violenza subita dalla giovane. Le loro parole hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere e a far emergere la necessità di una maggiore protezione per le donne vittime di violenza.
L’intitolazione dell’aula docenti a Debora rappresenta quindi un passo importante nella lotta contro la violenza di genere e un tributo alla memoria di una giovane vita spezzata troppo presto. Il gesto dell’Istituto Vitruvio testimonia l’importanza di ricordare e onorare le vittime, affinché la loro storia possa insegnare e ispirare futuri passi verso un mondo più giusto e sicuro per tutti.
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