foto archivio
I dipendenti dell’azienda Softlab di Caserta terranno un presidio il primo marzo a Napoli davanti alla Regione Campania, per denunciare la difficile situazione in cui versano. La vertenza, protrattasi per anni, coinvolge circa 200 ex dipendenti Jabil ora in Softlab.
Le segreterie sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e Failms hanno annunciato una nuova iniziativa per ottenere una soluzione. Gli addetti Softlab consegneranno al presidente De Luca una lettera in cui chiedono il suo diretto coinvolgimento in questa questione, ereditata da un progetto di “reindustrializzazione fantasma” legato alla Jabil di Marcianise.
L’ex multinazionale Jabil non ha mantenuto le promesse fatte quando cedette i dipendenti a Softlab. Mentre alcuni lavoratori sono rimasti in cassa integrazione senza attività produttiva, altri non hanno ricevuto gli stipendi dovuti per lavori svolti fuori regione.
I sindacati lamentano che le promesse di mantenere attiva la produzione nel territorio non sono state rispettate. Chiederanno a De Luca di intervenire dato che la situazione è aggravata dalla chiusura della sede Softlab di Caserta, inaugurata con la sua presenza.
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