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Sviluppo tecnologico sia etico: collaborazione Università Pontificia Antoniana con Anorc

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Arricchire le rispettive conoscenze e favorire il progresso scientifico, culturale, etico e sociale. È questo l’obiettivo dell’accordo di cooperazione siglato da ANORC (Associazione Nazionale Operatori e Responsabili della Custodia di contenuti digitali) e la Pontificia Università Antonianum. La firma della collaborazione è stata siglata a Roma, in occasione della festa dell’Università e del Gran Cancelliere, da Agustín Hernßndez Vidales, Rettore Magnifico, dal professore Donato Limone e dall’avvocato Andrea Lisi, in rappresentanza di ANORC Mercato e ANORC Professioni.

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“È un accordo che guarda lontano- ha dichiarato Lisi- però è ancorato alla tradizione. Perché è proprio quest’ultima che viene messa costantemente a dura prova quando guardiamo alle nuove tecnologie, alle prospettive tecnologiche. Viviamo un mondo, quello del social web, che è ancorato a un presente che si modifica ogni giorno, e il rischio è che la custodia dei nostri valori giuridici, etici e filosofici, vengano messi in discussione dal protagonismo sfrenato che c’è e che pervade ogni azione, tante volte però senza sostanza. Ci sono tanti influencer che, con abili tecniche di comunicazione, riescono a favorire una visibilità spesso non ancorata a quei principi fondamentali dell’uomo, del diritto, che invece vanno rimeditati e reinterpretati per guidare su binari corretti quella che è la società digitale del futuro”.

La cooperazione nell’area della ricerca scientifica, si svilupperà con la realizzazione di progetti, conferenze e corsi di aggiornamento, e punterà al processo di innovazione tecnologica e transizione digitale attraverso l’approfondimento di tematiche che riguardano: custodia e memoria digitale dei dati; innovazione tecnologica nell’educazione e nella società; diritto vivente, intelligenza artificiale ed etica dell’innovazione; diritti umani e intelligenza artificiale, protezione dei dati personali e diritti dell’individuo tutelati nella Costituzione; diplomazia digitale e culturale nella ‘Rete del Mediterraneo’.

“L’obiettivo- secondo il Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum- è quello di collaborare a tutto campo con i documenti che prima erano cartacei e ora sono digitali, per salvaguardali. Ci sarà la formazione del personale, anche per favorire l’approccio etico di questo modo di procedere che oggi è cambiato completamente. Ad ANORC sono degli specialisti in questo e allora per noi la collaborazione con loro è fondamentale”.

L’accordo di cooperazione, tra ANORC e la Pontificia Università Antonianum, avrà durata di 5 anni, con possibilità di prolungamento temporale e ampliamento dei progetti in essere.

“In base a questo accordo- ha spiegato il professor Limone- noi svilupperemo una serie di attività di ricerca che hanno a che fare con i processi di trasformazione e transizione digitale, costituendo dei laboratori che permetteranno di verificare gli stessi processi e le stesse ricerche, importanti per lo sviluppo di una cultura del digitale”.


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