Il prossimo martedì riprenderà a Viterbo il processo a carico di Pasquale Gaeta, conosciuto come “Maestro Lino” e di origine napoletana, creatore della comunità Qneud di Acquapendente, un paese in provincia di Viterbo.
Gaeta si presentava come psicologo e ludologo, ma secondo le accuse, nella sua comunità si verificavano abusi sessuali su vittime reclutate dall’imputato, accusato di violenza sessuale, maltrattamenti e esercizio abusivo della professione.
Nel corso delle udienze sono programmate testimonianze di numerosi soggetti, tra cui consulenti, forze dell’ordine, una vittima e persone vicine a Gaeta. Finora, i testimoni presentatisi dinanzi al Collegio del Tribunale Penale di Viterbo hanno descritto come l’imputato si presentasse come un “messia”, cercando di attirare le vittime nella sua comunità per poi soggiogarle come “schiave sessuali”.
Virginia Melissa Adamo, la madre coraggiosa che ha denunciato Gaeta, sarà presente in aula, assistita dall’avvocato penalista Vincenzo Dionisi, esperto in dinamiche settarie, e dal consulente psicologo e criminologo Sergio Caruso. Le udienze, durante le quali saranno ascoltati i testimoni, sono previste per il 20 febbraio, 19 marzo, 21 maggio e 20 giugno.
La Manisco World, associazione dedicata alla tutela delle vittime di sette e psicosette, partecipa attivamente al processo con la presidente Virginia Melissa Adamo e il team di professionisti guidato dall’avvocato Luigi Ferrandino.
Quest’ultimo sta lavorando a un disegno di legge volto a contrastare l’abuso di mezzi di manipolazione mentale e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo rappresentato dalle psicosette.
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