Giuseppe Iannone, 67enne imprenditore di San Cipriano d’Aversa, in provincia di Caserta, è stato assolto dal gup del tribunale di Napoli dalle accuse di concorso esterno in camorra, estorsione, trasferimento fraudolento di valori ed impiego di denaro di provenienza illecita.
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Iannone era stato arrestato nel luglio 2021 dalla Dda di Napoli, che lo riteneva il “dominus” degli appalti Enel nel Casertano per conto del clan dei Casalesi.
La Dda aveva chiesto per lui una pena di 10 anni di carcere, sulla base delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia di peso come Nicola Schiavone e Giuseppe Misso, che avevano parlato di un rapporto storico tra Iannone e i vertici del clan dei Casalesi.
Il giudice Antonio Baldassarre, però, ha ritenuto che le prove a carico di Iannone non fossero sufficienti per condannarlo.
In particolare, il giudice ha rilevato che le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia erano “generiche e non circostanziate” e che non erano supportate da elementi oggettivi.
Il giudice ha anche sottolineato che la posizione di Iannone come “monopolista” degli appalti Enel nel Casertano non era necessariamente riconducibile a rapporti con il clan dei Casalesi, ma poteva essere spiegata anche con altri fattori, come la sua esperienza e la sua professionalità.
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