Foto SSC Napoli su Twitter
“Può anche succedere come ieri, che uno può giocare contro l’Empoli appannato e in maniera impropria è improbabile, ma quella è la bellezza del calcio”.
Poche battute ma esplicite del suo pensiero e di quella che sembra l’ormai prossima comunicazione dell’esonero di Rudi Garcia.Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenendo alla tavola rotonda ‘Le nuove prospettive sulla riforma dello sport’, organizzato dallo studio legale Advant Nctm a Roma, parlando della sconfitta del Napoli ieri al ‘Maradona’ contro l’Empoli.
“Negli anni 90 abbiamo combattuto la pirateria nel cinema e nell’audiovisivo.
Ma oggi abbiamo il nemico in casa, con l’AgCom che si mette sempre di traverso e ritarda l’approvazione di una legge, così diventa difficile non fare retropensieri”. Ha detto Aurelio De Laurentiis, parlando di diritti tv nel calcio e dell’ultimo accordo che vedrà ancora una volta Dazn e Sky spartirsi la Serie A fino al 2029.
“Secondo me pensare di poter fare ad arte per Lotito una aggiudicazione che serve a lui per stare in equilibrio di bilancio per cinque anni è una follia.L’Inghilterra è avanti perché noi ci siamo auto limitati il nostro calcio per decenni.
Ma questo è un mondo dove non si può parlare”, ha concluso.Alle parole di De Laurentiis ha replicato il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi: “Difficile immaginare una scelta migliore oggi a sei mesi dal nuovo campionato – ha spiegato il ministro – Questo schema attuale ha una sua validità che non va sottovalutata.
Poi bisogna valorizzare il calcio italiano nel mondo, che può crescere infinitamente di più rispetto all’Italia.Bisogna essere più coraggiosi e andare alla ricerca di un valore inespresso di quale sia il cliente finale”.
‘Se si vogliono aiutare i club sugli stadi occorre limitare con legge i veti dei comuni e delle sovrintendenze”. Questa l’opinione del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, espressa nel corso del convegno ”La riforma dello sport dopo il decreto legislativo n.120/2023: le nuove prospettive”, parlando della questione stadi.
”Non si deve diventare ostaggi dei consiglieri comunali che alterino progetti presentati e impongano scelte progettuali anti economiche quando gli stessi Comuni non hanno i fondi per la riqualificazione e la manutenzione.
De Laurentiis ha poi concluso: ”Se guardo 5 dei club più importanti in Italia che hanno una situazione debitoria che va dai 500milioni a un miliardo, significa che non funziona questo calcio”.
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