A Napoli nasce la scuola del presepe tradizionale partenopeo

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C'è la lavandaia e la zingara, il cacciatore e il pescatore, i venditori di cibo, il mendicante, il cieco, lo zoppo e l'immancabile Benino, il pastore dormiente sotto il cielo stellato, e dal suo sogno nasce la rappresentazione.

Sono alcune figure del presepe tradizionale del ‘700 napoletano e ogni singola statuina, ambientazione, decoro, rivela una simbologia che va oltre la raffigurazione della Natività.

Un patrimonio di arte e conoscenza che ora si potrà imparare a scuola, grazie a un ambizioso progetto di sviluppo del centro storico di Napoli sostenuto da NIAF (National Italian American Foundation) in collaborazione con il Comune partenopeo e con la Fondazione CON IL SUD, che avvia così la sua strategia di raccolta fondi negli USA.

    Secondo quanto riferisce una nota del Comune di , in occasione dell'evento di gala per il 48° anniversario di NIAF, tenutosi a Washington alla presenza del Presidente degli Stati Uniti e della first lady, Joe e Jill Biden, è stata avviata una campagna internazionale di fundraising promossa dalla stessa Fondazione nazionale italo-americana per un investimento di 300 mila euro finalizzato alla creazione dell'”Accademia dell'Arte presepiale partenopea”.

    “Il progetto proposto dalla Fondazione CON IL SUD – spiega Robert Carlucci, chairman della NIAF – nell'ambito del più largo accordo di collaborazione firmato a giugno con il Comune di Napoli, è un chiaro esempio del rispetto e della tutela delle migliori tradizioni italiane in linea con lo spirito della National Italian American Foundation.

    La qualità della proposta e l'autorevolezza del proponente ci hanno convinti ad adottare l'iniziativa facendola conoscere e proponendone il sostegno alla vasta comunità degli italoamericani alla quale la NIAF si rivolge”.

    “Il futuro di Napoli – afferma il sindaco, Gaetano Manfredi – si costruisce valorizzando le tradizioni e creando opportunità per i giovani sottraendoli alla marginalità sociale. Questo accordo va in tale direzione. L'arte presepiale viene rinnovata trasferendo antiche conoscenze con una scuola per le nuove generazioni.

    Massima è l'attenzione della nostra Amministrazione nei confronti di San Gregorio Armeno, che abbiamo tutelato destinandola solo ed esclusivamente alla produzione e vendita di pastori e presepi. A fine novembre inoltre ospiteremo in città una convention dell'UNESCO finalizzata anche a mettere in vetrina questa straordinaria capacità artigianale dei Maestri presepiai”.

    “Ringraziamo il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – aggiunge Robert Allegrini, presidente della NIAF – per l'ottima accoglienza ricevuta in giugno dalla delegazione della NIAF e per l'accordo di collaborazione firmato dal Comune. Tra le iniziative della nostra possibile azione congiunta, quella del sostegno all'arte presepiale ci è sembrata la più pronta a partire.

    La nostra visita a San Gregorio Armeno, la conoscenza diretta dei principali maestri artigiani, la straordinaria qualità dei prodotti esposti sono alla base della decisione di aderire alla proposta della Fondazione con il Sud e del suo presidente Stefano Consiglio”.

    “La creazione di un'Accademia del Presepe – osserva Stefano Consiglio, presidente della Fondazione CON IL SUD – rappresenta un'importante occasione per creare occupazione a Napoli, valorizzando una tradizione centenaria, e per costruire una solida collaborazione tra realtà del terzo settore e la prestigiosa Fondazione degli italo americani.

    La Fondazione con il Sud intende infatti favorire i legami tra gli italiani che vivono all'estero ed i loro luoghi di origine, coinvolgendoli nella realizzazione di progetti di coesione sociale nel Sud d'Italia”.

    “L'iniziativa dell'Accademia del Presepe – commenta Antonio Roberto Lucidi, vicepresidente di L'altra Napoli – è un esempio di come dalla collaborazione fra Enti del Terzo Settore, L'Altra Napoli e l'Associazione delle Botteghe di San Gregorio Armeno, possano generare progetti che suscitano l'interessi di generosi finanziatori internazionali a riprova che la Città è ben viva.

    È motivo di orgoglio sapere che il Comune e la Chiesa di Napoli ritengano prioritario sostenere questo progetto, salvaguardare gli antichi saperi artigiani e la cultura del popolo partenopeo è una scelta vincente. Decisivo per il progetto – conclude – l'apporto di Fondazione.



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