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Tre morti sul lavoro in 24 ore. “Fermare la strage”

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È drammatico il bilancio degli incidenti sul lavoro avvenuti nelle ultime 24 ore: tre quelli mortali, due in Campania e uno in Molise, ai quali si aggiunge un altro infortunio con un ferito grave in provincia di Brescia. Nell’area industriale di Marcianise, nel Casertano, il 51enne Giuseppe Borrelli è morto ieri sera dopo essere rimasto schiacciato da un carrello elettrico in un’azienda che produce componenti in metallo per le auto.

Nella notte invece nelle campagne di Duronia, piccolo centro della provincia di Campobasso, un 35enne è deceduto travolto dal trattore che guidava. In mattinata il terzo incidente mortale, nel cuore del Cilento (Salerno), a Ceraso, dove un settantenne è morto dopo essere stato travolto da una rotoballa di fieno in un capannone agricolo. Ma la conta degli infortuni gravi non si ferma qui: in un’azienda di Manerbio, in provincia di Brescia, un operaio di 27 anni è caduto da un’altezza di sette metri; l’addetto è stato trasportato in gravi condizioni in ospedale con un trauma cranico.

Sul posto sono intervenuti per le successivi indagini i carabinieri. Una “strage”, così la definisce la Uil Campania, che commenta in particolare quanto avvenuto a Marcianise. “Siamo stanchi di contare i morti – dice il segretario Giovanni Sgambati – questa strage va fermata. Gli ispettori, i controlli, gli strumenti di legge attuali non riescono a fermare questa scia di morte sui luoghi di lavoro. Morti che sono omicidi. Si istituisca una procura speciale per la sicurezza sul lavoro e si applichino pene certe alle aziende che non tutelano la vita dei lavoratori”.

“Non si può morire di lavoro”, affermano la Segretaria generale della Cgil CASERTA, Sonia Oliviero, e il segretario generale della Fiom Cgil CASERTA, Francesco Percuoco. Va alzata l’attenzione sulle misure di prevenzione e protezione. Va previsto un piano di assunzioni straordinario presso l’Ispettorato del lavoro, che in questa provincia ha un organico assolutamente non sufficiente a garantire i controlli e il rispetto delle norme”. Sulla morte a Marcianise del 51enne Giuseppe Borrelli è in corso un’indagine per omicidio colposo. I carabinieri hanno sequestrato la salma dell’uomo, nato in Svizzera ma residente a Pignataro Maggiore (CASERTA), su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, per l’autopsia.

Dai primi accertamenti, è emerso che l’operaio era nel locale verniciatura dell’azienda quando è stato colpito alla schiena da un carrello elettrico finendo schiacciato contro la parete di una vasca. Il sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. “Siamo tutti scossi – ha scritto su Facebook – per la morte di Pino Borrelli. Un ragazzo serio, buono, dolce. Un padre ed un marito esemplare. Tanta è la rabbia. Morire sul lavoro. Ancora. Nel 2023. Mi chiedo come sia possibile”.

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