Giugliano, lo strazio degli amici di Anna Sommella: “Ci hai distrutto il cuore”

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“Annare’ sarai sempre nei cuori di tutti noi, ci hai distrutto. Non ti dimenticheremo mai. Dio si è portato con sé una ragazza troppo buona. Ora meriti di stare bene per sempre. Mi raccomando cucciola, vola più in alto che puoi”.

“Ce distrutt o cor, vola più in alto che puoi Annare’, sei un angelo bellissimo”. Sono alcuni dei messaggi che si moltiplicano sui social degli amici di Anna Sommella, la 15enne morta in un incidente ieri sera a Giugliano.

Un amico posta la foto di un mazzo di rose sul luogo dell’incidente: “Non riesco a vedere quel sangue a terra. Un dolore immenso”. Messaggi di sostegno anche per il fidanzatino coetaneo della vittima, alla guida della moto al momento dello schianto, rimasto ferito.

“Sei il ragazzo più buono che abbia mai conosciuto”, scrivono gli amici. Sii forte”. E ancora: “Riprenditi presto”. “Non mollare, siamo tutti qui per te”.

Al volante dell’auto contro la quale si è schiantata la moto con i due giovani in sella vi era un 39enne che guidava nonostante la patente gli fosse stata revocata. Lo scontro è avvenuto in viale Pini Nord. Anna, sbalzata dalla moto, è morta sul colpo.

Solo lievi lesioni per gli altri due. Per loro una denuncia per omicidio stradale. Sequestrati i due veicoli coinvolti. Il guidatore dell’auto era senza patente dal 2009. Gli era stata revocata perché trovato alla guida sotto effetto di stupefacenti.

Secondo quanto accertato dai carabinieri di Licola, l’auto che ha travolto i due ragazzi in moto era anche senza assicurazione. La moto, invece, è risultata assicurata.

.E mentre la famiglia della giovane vittima si dice “distrutta dal dolore” per la perdita della “meravigliosa Anna”, il sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi chiede di rimandare le polemiche. “La morte della giovane Anna è una tragedia che sconvolge tutta la nostra comunità e ci lascia sgomenti. Io, come padre di una ragazza di 17 anni, sto male.

Nonostante questo invito tutti a non fare polemiche inutili e poco opportune. E non parlate di strada killer: quella strada – spiega – era letteralmente una ‘selva oscura’ ed è stata restituita alla comunità poche settimane fa, con il manto stradale sistemato e la segnaletica nuova. Da quanto emerge sembrerebbe vi siano altre responsabilità legate a chi guidava, ma questo è il momento del dolore e non delle polemiche”.


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