Galderisi: “Napoli, guai a piangersi addosso. Ci sono capacità per uscire da questo momento”

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giuseppe Galderisi, allenatore ed ex allenatore dell’Olhanense, squadra portoghese. Galderisi ha analizzato il momento del Napoli e il prossimo avversario degli azzurri, il Braga in Champions League.
“Il calcio portoghese è particolare, tanta qualità e un’idea ben precisa. Adesso si sta un po’ rivoluzionando con l’arrivo di alcuni allenatori. È un calcio rognoso, poi ci sono tanti talenti. Molti giocatori giocano lì usando il campionato come trampolino di lancio, è un campionato molto bello. Il Napoli deve passare il turno e per farlo deve battere il Braga, ma ci saranno delle difficoltà”.
“In campionato loro non stanno andando benissimo, quindi la reazione che tutti si aspettano dal Napoli, se la aspettano anche dal Braga. Il Napoli dovrà fare molta attenzione alle ripartenze perché hanno giocatori veloci e un attaccante veloce. È anche vero che subiscono tanto. Se il Napoli riesce a fare la propria partita giocando col piede giusto, sfruttando al massimo le caratteristiche di Kvaratskhelia e Osimhen, dovrebbe portare a casa la vittoria”.
“Alla base delle vittorie c’è la complicità dello spogliatoio e l’esaltare delle idee dell’allenatore. Se fai un grande campionato e il Napoli l’anno scorso è stato meraviglioso, quando inizia una nuova stagione se le cose vanno bene, ok, ma se qualcosa inizia ad andare male, scatta il vittimismo. Non bisogna trovare alibi. È troppo facile dire che l’anno scorso c’erano Spalletti e Kim. Una squadra forte dà il giusto rispetto all’allenatore e si deve attaccare alla compattezza dello spogliatoio”.
“Noi da fuori vediamo un Napoli meno bello, ma loro devono capire qual è il problema. Bisogna affrontare la situazione di petto, credo che il gruppo sia abbastanza maturo. La critica nel calcio è alla base, se io non giudico me stesso, come faccio a migliorare? Anche il Milan prende cinque gol e deve criticarsi. Il Napoli l’anno scorso non erano 11 giocatori, perché anche cambiando giocava in modo fantastico”.

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