Crollo vela celeste e quell’ordinanza di sgombero mai eseguita

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Scontro fra traghetto e peschereccio, marinaio disperso

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Sono da poco passate le 23 di giovedì 10 agosto. Il traghetto passeggeri Sharden della compagnia Moby ha lasciato il porto Isola Bianca di Olbia alle 22.20 diretto a Livorno. A poche miglia dalla costa di Golfo Aranci, nello specchio d’acqua vicino all’isolotto di Capo Figari, una passeggera che si trovava sul ponte esterno della nave con altre persone, lancia l’allarme alla Capitaneria di Porto di Olbia: il traghetto aveva urtato un peschereccio.

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Allertati dalla chiamata di richiesta di intervento, i militari della Guardia Costiera arrivano nel punto segnalato. Davanti a loro solo ciò che resta della piccola imbarcazione da pesca, la Alemax II. Il suo comandante, Mario Langiu, 28 anni di Golfo Aranci, sbalzato in acqua, viene tratto in salvo da una barca a vela che navigava nelle vicinanze. L’uomo, uscito miracolosamente illeso dallo scontro, riesce ad aggrapparsi ad un pezzo galleggiante della sua imbarcazione riuscendo a far esplodere un razzo di segnalazione che ne consente subito l’individuazione.

Intanto la Moby interrompe la sua navigazione, ripresa solo dopo il via libera da parte della Capitaneria intorno alle 2.30: questa mattina l’arrivo a Livoro. A bordo dell’Alemax II c’è anche un altro uomo di 41 anni, originario del Senegal, da tempo imbarcato sul peschereccio: il marinaio è tuttora disperso. Stando ad una prima ricostruzione di Langiu, poco prima della collisione il suo aiuto era sottocoperta per preparare un caffè e affrontare così la notte di lavoro che i due avevano davanti. Passano solo pochi minuti e arriva l’impatto.

“E’ stato uno scontro improvviso – ricostruisce il comandante con gli uomini della capitaneria dal suo letto dell’ospedale di Olbia dove è ricoverato solo per accertamenti – Ho solo avuto il tempo di vedere la nave travolgere di prua il peschereccio, che si è disintegrato sotto i miei occhi”. E’ probabile che il marinaio sia rimasto intrappolato all’interno dello scafo, e con esso trascinato a fondo. Le ricerche sono state interrotte oggi al tramonto: impegnati tre mezzi della Guardia costiera, un rimorchiatore e un elicottero dell’Aeronautica militare.

La Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha intanto aperto un fascicolo d’indagine per il momento contro ignoti. Sgomento nella cittadina costiera di Golfo Aranci dove si attende e si spera in un esito positivo di questa vicenda. “Come comunità siamo molto in apprensione per quanto accaduto – commenta il sindaco Mario Mulas – Abbiamo già subito delle perdite sempre per mare e confidiamo in un lieto fine per questo incidente”. Nel dicembre del 2022 infatti un’imbarcazione da pesca partita da Golfo Aranci era finita sugli scogli dll’isola delle Bisce, tra Caprera e Porto Cervo: nell’impatto avevano perso la vita due uomini, Tommy Di Chello, titolare di un’impresa di giardinaggio a Golfo Aranci, e Giacomo Botte, di Napoli; altri due erano rimasti feriti in maniera grave.


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