L’identità, il no alla violenza sulle donne, la pizzica, i tamburelli, la danza: si può raccontare così La Notte della Taranta firmata da Fiorella Mannoia.
E’ stata lei la maestra concertatrice dell’edizione 2023 del festival popolare che ieri a Melpignano, in provincia di Lecce, ha celebrato la musica tradizionale salentina.
Una festa a cui hanno partecipato 200mila persone, riferiscono gli organizzatori della manifestazione che per la sua 26esima edizione ha scelto il tema dell’identità perché “l’identità è un fascio di linee divergenti che trovano nell’individuo il punto di interesse”, spiegava Italo Calvino in “Le civiltà delle macchine”.
Frase iconica divenuta slogan perché il 2023 è l’anno dell’identità interpretata da Mannoia che con sé ha voluto Arisa, Brunori Sas e Tananai.
Sul grande palco, l’orchestra popolare ha dettato i ritmi salentini resi danza dal corpo di ballo che ha interpretato la passione e la ribellione delle donne tarantolate diventate simbolo di chi combatte contro un destino non scelto ma imposto.
Il concertone è stato anche riflessione sull’attualità, sulle donne violate e uccise. “Adesso basta, nessun’altra” la scritta sulla camicia indossata da Tananai che si è segnato il viso di rosso per dire basta alla violenza di genere.
L’appello di Mannoia alle donne ad “alzare la voce perché siamo a un livello massimo”. Le parole della maestra concertatrice che ricorda che “l’amore è condivisione, l’amore è consenziente”.
Le voci di donne per le storie femminili cantante con gioia, sofferenza e speranza dalle donne dell’orchestra popolare contrapposte e complementari agli uomini che hanno osannato il Salento.
La contemporaneità del concertone è nei volti del pubblico che canta versi popolari e intona “Bocca di rosa” omaggio a De Andrè e alle donne che “amano mettendo l’amore sopra ogni cosa”.
L’edizione 2023 è stata raccontata da tamburelli e cornamuse arrangiate da Francesco Di Carlo, dalle coreografie di Francesca Romana Di Maio e dalla realizzazione grafica di Carolina Stamerra Grassi e Claudia Andreoli. La Notte della Taranta ha fatto saltellare anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che – tra gli spettatori – si è lasciato conquistare dai suoni tarantolati.
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