Corruzione nel Casertano, dove un avvocato avrebbe chiesto favori a un giudice di pace, affidando in cambio consulenze pagate in nero alla moglie del magistrato.
Il gip di Roma è intervenuto nel merito emettendo un’ordinanza applicativa di misure interdittive nei confronti del giudice di pace, a Maddaloni, della moglie medico e dell’avvocato coinvolto. Rispondono di corruzione in atti giudiziari.
In data odierna il GIP di Roma ha emesso un’ordinanza applicativa di misure interdittive nei confronti del dottor Di Vico, giudice di pace a Maddaloni, della dottoressa Liguori, medico presso la ASL di Caserta, e dell’avv. Paolo Miranda per il reato di corruzione in atti giudiziari.
L’indagine, svolta dal reparto GICEF della GDF e coordinata dalla Procura di Roma, è stata generata da una denuncia del Giudice di Pace oggi sottoposto a misura interdittiva- per oltraggio a magistrato in udienza, nei confronti del professionista difensore del soggetto danneggiato.
Pervenuti gli atti alla Procura di Roma, e rilevate costanti anomalie nella gestione dei procedimenti, sono state svolte indagini con lo strumento delle intercettazioni telefoniche, che hanno condotto a elaborare l’ipotesi d’accusa, per la quale il Giudice di Pace riceveva come corrispettivo l’affidamento di incarichi di consulenza alla moglie medico, retribuita anche in nero.
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