I carabinieri e i magistrati della IV sezione della Procura di Napoli, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, stanno facendo ulteriori approfondimenti per accertare quali sìano state le cause del decesso di due anziani deceduti nella “Casa di Nonna Rosa” di Napoli.
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Oggi i militari della Stazione Chiaia hanno arrestato sette operatori di quella struttura accusati, in concorso fra loro, di maltrattamenti continuati e pluriaggravati in danno di persone affidate alla loro cura e vigilanza.
Le indagini hanno consentito di documentare – anche attraverso riprese video definite raccapriccianti – l’orrore a cui gli anziani venivano sottoposti. Uno dei due vecchietti deceduti era affetto da una patologia che gli impediva di nutrirsi a sufficienza.
Ciononostante alcuni degli indagati hanno continuato a vessarlo e a urlargli contro per costringerlo ad alimentarsi, fino al giorno in cui si è reso necessario il suo ricovero in ospedale.
Su queste due morti gli inquirenti hanno quindi deciso di vederci chiaro. L’inchiesta parte dalla denuncia di un operatore socio-sanitario. Complessivamente la “Casa di Nonna Rosa”, che si trova al civico 656 del corso Vittorio Emanuele, ospitava una quindicina di anziani di età compresa tra 80 e 100 anni.
“Devi andare in bagno? Prima della partita…”. Non voleva perdersi nemmeno un attimo dell’incontro di serie A tra Empoli e Napoli uno dei sette operatori socio sanitari arrestati. Lo si evince da una registrazione audio agli atti risalente al 25 febbraio scorso.
“Devi andare in bagno?” chiede ancora l’operatore socio sanitario ma la risposta dell’anziano – “dopo… dai” – scatena la sua reazione: “…ora, o dopo non te ne venire che devi andare nel bagno… se devi andare in bagno ti devi muovere…”.
L’anziano a cui fa riferimento la registrazione – deceduto il successivo 26 marzo – è uno dei due casi sui quali sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi. L’altro riguarda un ospite della struttura deceduto il primo marzo 2023.
Sono da poco terminate le operazioni dei Carabinieri presso la struttura per anziani di Chiaia. L’attività è stata sospesa dai competenti uffici dell’Asl per gravi carenze igienico sanitarie. I 15 pazienti presenti nella struttura sono stati tutti trasferiti da personale medico specialistico.
Due di questi sono stati trasferiti presso l’ospedale del Mare per condizioni di salute precarie, uno presso il residence sempre all’ospedale del mare messo a disposizione dall’Asl, gli altri 12 presso le abitazioni dei prossimi congiunti.
I Carabinieri della compagnia Napoli centro supportati dai colleghi del nas hanno rinvenuto e sequestrato alcuni farmaci scaduti ed altri privi di tracciabilità. Sequestrata anche diversa documentazione per i successivi accertamenti.
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