Il faccia a faccia dei calciatori del Milan e dell’allenatore Pioli con i tifosi rossoneri dopo la sconfitta di ieri contro lo Spezia è al vaglio della Procura della Federcalcio. Occorre verificare – trapela – se l’arringa tenuta da un capo ultras della Curva Sud sia stata in realtà una minaccia o un semplice incitamento in vista del ritorno della semifinale di Champions League.
La scena si è verificata al triplice fischio della gara del Picco, persa 2-0 dai rossoneri. Il Codice di Giustizia Sportiva della Figc, infatti, contiene una norma che vieta le così dette ‘gogne pubbliche’ a cui i calciatori si sottopongono per compiacere le frange più estreme delle varie tifoserie.
Intanto il Milan, che con il ko di ieri ha complicato e non di poco la sua corsa ad un posto Champions in campionato, scenderà in campo martedì contro l’Inter per la semifinale di ritorno della massima competizione europea, a caccia di un’impresa dopo lo 0-2 incassato all’andata. Arbitra il francese Turpin.
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