Domenica 21 maggio a partire dalle ore 20.00, NarteA presenta presso la chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone, una visita guidata in uno dei templi più interessanti di Napoli che terminerà con lo spettacolo musicale Mater Maggese di e con Francesco Viglietti, accompagnato al piano dal maestro Luigi Tirozzi.
Nel mese dedicato alla Madonna e alle madri, Mater Maggese diventa l’occasione per celebrare la rinascita, non solo della natura ma anche quella spirituale e umana. La Chiesa di Santa Maria Egiziaca, fondata all'inizio del XVII secolo sulla collina di Pizzofalcone, da cinque monache agostiniane, è dedicata alla Santa venerata come patrona delle prostitute pentite. NarteA guiderà i suoi ospiti in un vero e proprio “pellegrinaggio teatrale” nella chiesa che, con la sua scala scenografica, la cupola progettata dal Guglielmelli e la facciata convessa, rappresenta un gioiello del Barocco. Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 339.7020849 - 333.3152415. Costo del biglietto € 15,00 (parte del ricavato sarà utilizzato per restaurare la statua della Madonna presente nella Chiesa dell'Immacolatella a Pizzofalcone).
La scelta delle monache agostiniane di realizzare una chiesa dedicata alla santa fu dettata dalla volontà di separarsi dal monastero di Santa Egiziaca a Forcella, nel nucleo antico della città, per seguire una più fedele regola di clausura.Potrebbe interessarti
Secondo le fonti, Santa Maria Egiziaca fuggì di casa a dodici anni, guadagnandosi da vivere elemosinando e facendo la prostituta, fino alla conversione, grazie a cui trovò quiete e beatitudine. Alla Santa che porta il nome della madre di Cristo e a tutte le rinascite è dedicato lo spettacolo.
"Nelle invocazioni “Mamma d’’o Carmene, Mamma ‘e Pumpei, Mamma ‘e ll’ arco”, il richiamo a colei che dispensa protezione, i richiami affettivi prepotenti, ancestrali, hanno spesso sfumature amare o ironiche – spiega l’autore e interprete Francesco Viglietti. Ed è proprio di queste sfumature, che lo spettacolo Mater Maggese si carica, per raccontarle attraverso le parole di Erri De Luca, Paulo Coelho, Salvatore Di Giacomo e altri. La musica accompagna la narrazione attraverso canzoni della nostra tradizione: da quelle viscerali di Enzo Avitabile fino a quelle mediterranee scritte da Antonio Sinagra e ai canti dell'antica tradizione napoletana".
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