La terza sezione penale della Corte di Appello di Roma ha assolto il giudice napoletano Alberto Capuano - difeso dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Alfredo Sorge - dalle cinque contestazioni di corruzione in atti giudiziari per le quali in primo grado il 14 settembre 2021 era stato condannato dal Tribunale di Roma.
I giudici di secondo grado hanno riqualificato per l'ex collega di Ischia due contestazioni di corruzione in traffico di influenze e per una terza il tentativo di traffico di influenze.Potrebbe interessarti
Casamarciano, 18,500 euro al clan Russo per un pacchetto di voti. Indagato anche il sindaco di Cicciano
Camorra, latitante del clan Cesarano arrestato in provincia di Pisa
La camorra e l’accordo del silenzio: politica, voti e affari del clan Russo nell’Agro Nolano
Camorra, il patto tra i Russo e i Licciardi che fa tremare Napoli: 44 arresti
Riqualificazioni e rideterminazioni della pena hanno interessato tutti gli altri coimputati, Di Dio, Cassini e Liccardo (difesi dagli avvocati Marco Campora, Francesco Cinque, Claudio Sforza, Domenico Dello Iacono, Aniello Cozzolino). Per i difensori del giudice Capuano la sentenza "costituisce un primo momento di riequilibrio della realtà con il riconoscimento della insussistenza di tutte le ipotesi di corruzione in atti giudiziari contestate e per cui era stata a suo tempo emessa la misura coercitiva e poi la sentenza di primo grado".
I legali si riservano di leggere le motivazioni della sentenza "e di impugnare in Cassazione il verdetto di colpevolezza per il reato di traffico di influenze, addirittura in una delle tre ipotesi ravvisato in forma tentata".







Lascia un commento