AGGIORNAMENTO : 31 Ottobre 2025 - 06:50
16.3 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 31 Ottobre 2025 - 06:50
16.3 C
Napoli

Caserta, lupo ucciso da bracconieri. LNDC Animal Protection presenta denuncia

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Un giovane lupo è stato trovato morto nelle campagne in provincia di Caserta. Non si è però trattato di una morte naturale o di un incidente, ma il povero animale è rimasto vittima di una trappola a laccio lasciata sul posto dai bracconieri, probabilmente per i cinghiali.

Ed è proprio il caso di parlare di bracconaggio perché questi strumenti sono assolutamente vietati dalla legge, in quanto – oltre a causare enormi sofferenze agli animali che ne sono vittime – non permette di selezionare l’animale da catturare e quindi possono uccidere animali domestici o protetti, come in questo caso.

“Ecco come si comportano molti cacciatori, senza alcun rispetto delle regole.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suCronaca Caserta
Viene spontaneo infatti pensare che questo genere di cose avvengano per mano di persone dedite all’attività venatoria, perché nessuna persona comune si adopererebbe addirittura per realizzare trappole di questo tipo né saprebbe come farlo.

Alcuni cacciatori, però, non si accontentano di andare in giro armati a uccidere qualunque cosa si muova nei modi e nei periodi consentiti e allora lasciano queste trappole mortali per mietere altre vittime. Noi di LNDC Animal Protection ovviamente non stiamo a guardare e sporgiamo denuncia per questo episodio, sperando che le indagini permettano di risalire a chi si è reso responsabile di tutto questo”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

“Il lupo è un animale particolarmente protetto, perché fino a qualche tempo fa era in via di estinzione e ha un ruolo fondamentale negli equilibri della fauna selvatica. Ci si lamenta tanto della presenza di cinghiali e poi si attuano questi comportamenti che mettono a rischio – e in questo caso specifico uccidono – gli unici animali che di fatto predano e limitano il numero degli ungulati in modo naturale. Un controsenso che dimostra quanto i cacciatori siano indifferenti all’ambiente, alla natura e alla biodiversità, pensando soltanto al loro passatempo perverso e crudele”, conclude Rosati.

 

Articolo pubblicato il 26 Aprile 2023 - 17:20 - Gustavo Gentile

Notizie del giorno

Primo piano

Podcast

  • Pannarano, decapitò il fratello e gettò la testa dal balcone : "Chiedo perdono ai miei familiari"

  • Camorra, perché la confessione "tardiva" non è bastata al giovane boss Salvatore Barile

  • Napoli, "Il paese è nostro e il lavoro è nostro", le minacce all’imprenditore della bonifica Kuwait

Clicca su icona o titolo per aprire i controlli
Ascolta gli altri episodi su Spreaker!
Icona sito

cronachedellacampania

74.200 iscritti
Iscriviti