E’ stato il passo, la particolare camminata, a insospettire gli agenti della polizia penitenziaria del carcere napoletano di Secondigliano che hanno scoperto e denunciato una donna, sorella di un detenuto, trovata con due smartphone nascosti nelle suole delle scarpe.
La donna stava per recarsi ai colloqui nel carcere di Napoli quando è stata sottoposta a perquisizione. A incastrarla è stato il metal detector ha segnalato la presenza dei due cellulari.
“Grande soddisfazione per la professionalità degli agenti”, viene espressa dal segretario regionale dell’Uspp Ciro Auricchio e dal presidente Giuseppe Moretti per i quali l’inasprimento delle pene per questa fattispecie di reato “non sta bloccando il dilagarsi del fenomeno”.
“Ormai si utilizzano stratagemmi più raffinati – ricordano i due sindacalisti – bisogna dotare di idonei strumenti la polizia penitenziaria, come i jammer, gli inibitori di segnale, per garantire maggiore sicurezza per gli istituti di pena i quali soffrono a causa delle ataviche carenze di organico. Basti ricordare che in Campania mancano circa 700 agenti”.
Napoli - Il Vesuvio continua a bruciare e la paura si mescola alla rabbia per… Leggi tutto
Ariano Irpino – Un nuovo tentativo di far entrare droga in carcere, ma la Polizia… Leggi tutto
Diamante– Si amplia l’inchiesta della Procura di Paola sull’intossicazione da botulino che, tra domenica e… Leggi tutto
Napoli – Paura nel golfo di Napoli, dove un incendio è divampato nella sala macchine… Leggi tutto
latina – È morto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina Carlo Cecchini, 80 anni, primo… Leggi tutto
Napoli, mercato da sogno: De Bruyne, Lukaku e una corazzata per la Champions, Conte pronto… Leggi tutto