"L’ultimo ritrovamento nell’area in cui insiste il cantiere per i lavori del raddoppio della Circumvesuviana nella tratta Napoli - Sorrento non mi trova sorpreso", ad affermarlo è Salvatore Vozza.
“In più occasioni abbiamo posto l’accento sulla necessità di fermare quei lavori”. Quanto sta accadendo ed è accaduto nel silenzio dei vertici della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Napoli e nella caparbietà a rifiutare un confronto dell’Eav è inaccettabile.
Questo è il terzo ritrovamento archeologico che avviene a distanza di qualche anno. Tutti ricordiamo quanto accaduto nella piazza antistante la stazione di Castellammare centro della Circumvesuviana e in via R. Margherita.
Anche allora scavando a piazza Unità d’Italia vennero fuori dei reperti , il cantiere fu bloccato e i resti ricoperti.Potrebbe interessarti
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Quello che sta avvenendo a Castellammare è intollerabile, gli uffici del Ministero della Cultura hanno sottovalutato l’impatto che avrebbe avuto la realizzazione di quell’opera in un’aria così delicata e che custodisce memorie di grande importanza; l’Eav continua a improvvisare, apre cantieri inutili, mentre chiude stazioni o le ”vende “ come nel caso di Castellammare Terme .
Serve maggiore rispetto verso la nostra Città, di fronte a tutto ciò, penso che sia il caso di aprire una discussione seria per fare scelte coerenti e forse è anche giunto il momento di affidare tutto il territorio comunale di Castellammare al Parco archeologico di Pompei, sottraendolo alla giurisdizione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Area metropolitana di Napoli, proprio perché su Stabiae serve uno sguardo unitario e la divisione tra due uffici del Ministero della Cultura non è più attuale.
E’ un cambio di rotta e di strategia che farebbe bene a Castellammare e alla tutela e valorizzazione dei tesori di Stabiae. Auspico anche un’iniziativa del commissario Pref.Cannizzaro per ridiscutere dei programmi Eav su Castellammare e sulle scelte per una più efficace tutela da parte del Ministero della Cultura".
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