Cerimonia all'interno della casa circondariale "G. Salvia" di Poggioreale di Napoli per l'unione civile tra G. D. e A. G., rispettivamente 35 e 32 anni, con uno dei due coniugi temporaneamente detenuto nel padiglione Salerno.
Si tratta - sottolinea Arcigay in una nota - della prima unione civile all'interno di Poggioreale.Potrebbe interessarti
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Nel carcere di Poggioreale presente anche i vertici di Arcigay Napoli
Tra i partecipanti anche Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, Rosa Rubino e Pasquale Ferro (quest'ultimo anche in veste di testimone), volontari del progetto "Al di là del muro" - frutto di un protocollo di intesa tra l'associazione e la Casa Circondariale (insieme al Centro di Ateneo Sinapsi dell'Università Federico II di Napoli e Fondazione Genere Identità e Cultura) e che sarà esteso anche alla casa circondariale di Secondigliano - volto a creare un sostegno psicologico, legale, ma anche ludico-letterario, per detenuti omosessuali e transessuali nel carcere napoletano.
Un momento significativo - si sottolinea nella nota di Arcigay. "È stata un'esperienza particolare veder coronare il sogno di G. e A. seppur in un contesto insolito come quello del carcere - afferma Rosa che, insieme a Pasquale e ai responsabili della struttura, ha contribuito all'organizzazione dell'evento - ma si è trattato anche di un momento importante e significativo nell'ambito del progetto che Antinoo Arcigay Napoli porta avanti già da alcuni anni all'interno della struttura"







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