Tra i poster del Padrino e quelli di Jocker, nella casa di Campobello di Mazara di via CB 31 - l'ultimo rifugio del boss - erano in bella mostra libri e dvd che dovevano aiutare Matteo Messina Denaro, catturato a Palermo il 16 gennaio, a passare la sua latitanza.
I carabinieri del Ros hanno inventariato 212 film e 56 libri. Dalla storia del Fascismo (Le origini 1912-1922, i primi passi di Mussolini al governo - Rai Trade), a video epici come Apocalypse Now, Il gladiatore, Braveheart, Blade Runner; di grande impatto come Non e' paese per vecchi, Pulp Fiction di Quentin Tarantino o Il potere dei soldi.
Tra i 200 film di Messina Denaro anche Benvenuti al Sud e Sex and City
Una varieta' di gusti che comprendeva anche Brutti sporchi e cattivi; Asterix E Obelix; I soliti sospetti, Bastardi senza gloria, Benvenuto al Sud, Sex and city; o 'pellicole' di 'formazione' del tipo Noi siamo infinito.Potrebbe interessarti
Napoli, la confessione del baby killer: "Non era Marco Pio Salomone che doveva morire"
Volla, 13enne massacrato dal branco per rubargli il cellulare: caccia alla baby gang
Napoli, la guerra dei baby camorristi: il mistero del colpo perfetto che ha uccio Pio Marco Salomone
Assalto ai bancomat: sgominata la "banda della marmotta: 4 arresti e tre denunce
Ed ecco i grandi classici dello spessore di Viaggio al termine della notte di Celine, Le notti bianche di Fedor Dostoevskij, Se questo e' un uomo di Primo Levi. Ma anche Poesia d'amore di Catullo, I fiori del male e altre poesie di Charles Baudelaire. E, ancora, Donne di Charles Bukowsky, Crocevia di Vargas Llosa, Putin - l'ultimo zar - da San Pietroburgo all'Ucraina, La stanza numero 30 di Ilda Boccassini, fino a Non mi avete fatto niente di Fabrizio Corona.Erano sistemati accanto al televisore
Ma anche un libro su quello che forse considerava un suo mito: Pablo Escobar. il padrone del male. E ancora Le notti bianche di Fedor Dostoevskij e diversi libri gialli. O scrittori cult: Haruki Murakami con i due volumi de L'assassinio del commendatore. E poi Viva il latino di Nicola Gardini.


















































































Lascia un commento