Manchester City sotto inchiesta con l’accusa di violazione delle regole finanziarie. Lo annuncia la Premier League che, a conclusione di una “lunga indagine”, ha deferito il club a una commissione indipendente per “presunte violazioni tra le stagioni 2009-10 e 2017-18“.
La proprietà dell’Abu Dhabi United Group, che ha acquisito i Citizens nel 2008, non ha prodotto “informazioni finanziarie accurate per fornire una visione veritiera e corretta della posizione finanziaria del club”. Questa documentazione, sottolinea la BBC, includeva le entrate, comprese quelle relative alle sponsorizzazioni, e i costi operativi.
Ulteriori violazioni riguardano norme che richiedono dettagli completi sulla “remunerazione del manager“, in questo caso per le stagioni dal 2009-10 al 2012-13, quando era in carica Roberto Mancini, e dei giocatori dal 2010-11 al 2015-16.
Nel 2020 il City aveva ricevuto dalla Uefa una squalifica di due anni dalle competizioni europee per violazioni al Financial Fair Play nel periodo tra il 2012 e il 2016, squalifica poi annullata dal Tas.
Secondo la stampa britannica, in attesa che la commissione indipendente valuti le accuse, il Manchester City, se dichiarato colpevole, rischia sanzioni che vanno dalle penalizzazioni all’esclusione dalla Premier League. Nel periodo in questione, ovvero dal 2009 al 2018, i Citizens hanno vinto tre volte il campionato, tre Coppe di Lega e una FA Cup.
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