Con i 190 licenziamenti "solo" rinviati di un mese, "non c'è tempo da perdere" per i lavoratori dello stabilimento di Marcianise della multinazionale Jabil, che da un lato proseguono lo stato di agitazione con scioperi a scacchiera di un'ora per turno, dall'altro chiedono al Ministero per il Made in Italy che li ha convocati per la settimana del 13 febbraio, tramite i loro rappresentanti sindacali aziendali (Rsu) e quelli nazionali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e Failms, di anticipare la riunione, almeno alla prossima settimana, che parte il sei febbraio.
"L'ulteriore proroga della cassa integrazione - si legge in una nota della Rsu - deve servire a trovare soluzioni alternative ai licenziamenti, ecco perché ci destabilizza non poco la già calendarizzata data di un incontro ministeriale da tenersi nella settimana del 13 febbraio".Potrebbe interessarti
Beni confiscati alla camorra: nel complesso di Zagaria nascerà un incubatore di start-up
Santa Maria Capua Vetere: picchia la compagna incinta, denunciato un 20enne
Droga nascosta nella Matrioska: 38enne arrestato ai domiciliari nel Casertano
Carinola, dà fuoco alla casa dopo un litigio con la moglie: arrestato 37enne
I lavoratori e le loro famiglie sono ormai esasperati, vivendo da anni in un clima di incertezza sul proprio futuro". "Non permetteremo - dice Mauro Musella, dipendente Jabil e delegato Uilm - che la comunità dei lavoratori si disgreghi nonostante le stanchezze e le sfiducie. Il risultato arriverà soltanto restando uniti."
Lascia un commento