Crescono a Napoli la tensione e la preoccupazione per il rito del cippo di Sant’Antonio, ormai prossimo, che si tiene il 17 gennaio.
Al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che da anni denuncia e combatte il fenomeno che perde sempre più il contatto dalla tradizione della cultura napoletana per camminare a braccetto con la follia e la preparazione alla vita criminale messa su dai clan, continuano ad arrivare altre segnalazioni su depositi di legno accumulato dalle baby-gang.
“In via Andrea d’Isernia, poco più avanti della scuola, hanno appiccato già un rogo, sotto l’albero, di prova e si stanno preparando a martedì.Potrebbe interessarti
Spari nella notte a Volla: 42enne ferito al piede, mistero sul movente
Napoli, ecco la nuova ordinanza contro il caos movida
Camorra, le rivelazioni del pentito Errico D’Ambrosio: la rete segreta del clan Amato-Pagano
Rapine di orologi di lusso tra Spagna e Italia: presi 5 della gang dei “trasfertisti del lusso”
“Stiamo chiedendo da tempo la massima priorità sul fenomeno e di intervenire per poter evitare roghi, incidenti e caos come accade ogni anno quando il 17 gennaio i Vigili del Fuoco sono chiamati ad un super lavoro.”- dichiara Borrelli- “Molto preoccupante è la situazione ai Quartieri Spagnoli dove i ragazzini si stanno preparando al cippo nel cosiddetto ‘campetto’ di Vico Tofa.
Ci segnalano anche che diversi residenti stiano ricevendo insulti e minacce per aver denunciato e per aver documentato ciò che sta accadendo. Questa battaglia, più che contro i ragazzini ed i bambini, va fatta contro quegli adulti che li educano e li incitano a tali comportamenti. Gli fanno credere che sia fico andarsene in giro per la città a rubare alberi e legno, che sia da uomini veri appiccare incendi e seminare il terrore. Ciò che fa diventare uomini è saper rispettare il prossimo, se stessi e la propria terra, e dire di no ai soprusi e alle manipolazioni mentali. I bambini vanno salvati da quegli adulti ‘malati”.






Lascia un commento