Funziona grazie a dodici telecamere installate negli stadi (8 in aggiunta a quelle previste dal broadcast) per il tracciamento dei calciatori. Tracciamento che avviene grazie alla tecnologia HawkVision, capace di “ricostruire” tutte le persone presenti in campo a partire da 29 punti corporali, dalla punta del naso alla struttura della massa fisica. Il fuorigioco semiautomatico (S.A.O.T.) fa il suo debutto in Serie A con la prima partita del girone di ritorno: Bologna-Spezia, in programma venerdì 27 gennaio alle ore 18.30.
Dopo il suo utilizzo ai Mondiali e il test in Supercoppa italiana il 18 gennaio scorso, quando ha convalidato il primo gol realizzato dall’Inter, il fuorigioco semiautomatico è pronto per essere usato a pieno regime in campionato, al fianco della Goal Line Techonology e del Var.Potrebbe interessarti
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Inoltre, il fuorigioco semiautomatico consente di tracciare la linea partendo dall’ultimo giocatore che tiene in gioco gli avversari: quindi, almeno in teoria, non dovrebbe più accadere quello che è successo in Juventus-Salernitana pochi mesi fa, quando il Var non si accorse che Antonio Candreva teneva in gioco tutti i giocatori bianconeri e annullò ingiustamente il 3 a 2 dei padroni di casa. Gli arbitri non avevano a disposizione tutte le immagini: i 12 occhi del fuorigioco semiautomatico invece tengono sotto controllo tutto il terreno di gioco.






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