Casamicciola, fango dell’alluvione trasportato in terraferma per farne mattoni: ma ancora incertezza per gli sfollati.
di Gennaro Savio
Piove sul bagnato a Casamicciola Terme. Ad un mese e mezzo dalla tragica alluvione che ha portato morte e distruzione.
Quasi non bastassero frane e smottamenti, a causa di una grossa voragine apertasi nel selciato, per alcuni giorni il lungomare casamicciolese รจ stato chiuso al traffico veicolare con enormi disagi per automobilisti e studenti ed รจ riaperto solo in queste ore.
E mentre montano le polemiche per la decisione di stanziare per i prossimi quattro anni da parte del governo appena 40 milioni di euro, cifra irrisoria rispetto a quanto ci vorrebbe per la messa in sicurezza delle colline e soprattutto per la ricostruzione delle case degli sfollati di terremoto ed alluvione, si continua a chiedere un uso virtuoso del fango venuto giรน e che vengano date certezze agli sfollati, a partire da quelli che entrano ed escono dagli alberghi ad ogni allerta meteo.
โA Casamicciola Terme โ ha dichiarato Peppino Zabatta, uno degli sfollati dellโalluvione โ i cittadini delle aree che non fanno parte della zona A1, sono rientrati nelle loro abitazioni e questo ha fatto si che si capissero tante cose.
Si capisce infatti che molti cittadini della zona rossa, e cioรจ quella secondo le carte che risulta la piรน ammalorata, non sono usciti dalle loro case perchรฉ non cโรจ una disponibilitร effettiva, reale, di posti letto ad ospitarli. E questo ci crea sempre maggiore incertezza. Noi vediamo che a Firenze, colpita dalla piรน catastrofica delle calamitร naturali, a Ponte Vecchio e Palazzo Pitti ci si vive e si lavora.
Questo dovrebbe essere di conforto per noi ed invece non รจ cosรฌ. Ancora ad oggi a piรน di un mese dallโalluvione non abbiamo una sola certezza di quali potrebbero essere le progettualitร affinchรฉ la montagna possa essere messa in sicurezzaโ.
Poi mostrando un pezzo di fango raccolto a terra, Zabatta ha affermato: โVedete, questo fango? Questi fanghi per centinaia e centinaia di anni hanno coadiuvato le acque termali delle sorgenti naturali di Casamicciola Terme affinchรฉ creassero benessere alla salute. Questo lo dicono Iasolino, DโAloisio.
Oggi questi fanghi sono ritenuti rifiuti pericolosi dallโArpac. Ma che cosโรจ un rifiuto pericoloso? Eโ un rifiuto derivante da attivitร di lavorazione di fabbriche, industriali ed aziendali e non derivante da attivitร domestiche. Ma cโรจ di piรน.
Questi fanghi per la gran parte sono partiti e stanno partendo alla volta della Terraferma e vanno in favore di una fabbrica di mattoni. Di questi mattoni il comune di Casamicciola Terme non ne vede nessun beneficio in relazione alla messa in sicurezza del territorio.
Questi stessi fanghi, pagati sempre con i soldi dellโemergenza, si stanno stoccando in un altro sito presso il comune di Forio senza che vi sia nessuna traccia e disponibilitร in favore delle esigenze di messa in sicurezza della zona ammalorata di Casamicciola a causa della frana del 26 novembre.
E chiedo allโArpac: come mai avete catalogato questo fango come rifiuto speciale quando poi transita sui traghetti come terra e roccia? La mia domanda รจ: a chi conviene tutto questo? A chi conviene che non si faccia un uso virtuoso di questo fango come ha ben specificato il Commissario Legnini?โ. Domande, queste di Peppino Zabatta, a cui si spera che chi di competenza dia risposta.
Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2023 - 18:45