Con la fumata nera al quarto confronto, avvenuto lunedì 7 novembre, si è conclusa senza un accordo tra le parti sociali la trattativa tra i sindacati e i vertici della multinazionale Jabil sulla questione dei 190 licenziamenti annunciati dall'azienda per il sito produttivo di Marcianise.
I rappresentanti dell'azienda hanno infatti ribadito per la quarta volta (lo avevano già fatto nei confronti tenutisi il 29 settembre, il 17 ottobre e il 28 ottobre) che non ritireranno la procedura di licenziamento collettivo annunciata il 23 settembre scorso; nel frattempo i lavoratori hanno più volte manifestato, davanti alla prefettura di Caserta, alla Regione, al Consolato Usa, senza però ottenere il ritiro dell'iter.Potrebbe interessarti
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La procedura prevede ora altri trenta giorni per il confronto istituzionale, poi se non saranno individuate soluzioni alternative ai licenziamenti o strumenti come la ricollocazione, la Jabil potrà iniziare ad inviare le lettere di licenziamento. Intanto le segreterie regionale e casertane dei sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e Failms, hanno inviato una lettera alla Regione chiedendo un incontro urgente per trovare una soluzione che possa scongiurare i licenziamenti.







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