Errori gravissimi: i divieti inammissibili a poker

Il mondo del poker è cresciuto oltre il tavolo verde. I casinò sono sbarcati online e numerosi portali, come Casinomonkey.it, danno la possibilità agli utenti di approcciare in modo sicuro e consapevole al gioco legale, fornendo informazioni utili e consigli.

Il poker live, però, non è di certo sparito: sono tantissimi i giocatori che non vogliono rinunciare all’esperienza di sedersi attorno al tavolo verde. In questo caso, occorre avere chiare in mente le regole da rispettare e conoscere tutti i divieti da non infrangere. Eccone alcuni.

Vietato parlare una lingua che non sia quella ufficiale

Questa regola ferrea è alla base del regolamento del poker. La lingua ufficiale di questo gioco è l’inglese. Attorno al tavolo, quindi, tutti i partecipanti devono necessariamente comunicare tra loro in inglese o, al massimo, nella lingua locale del posto dove si sta giocando. Poco importa se allo stesso tavolo si trovano giocatori della stessa nazione: non potranno assolutamente parlare tra di loro nella loro lingua madre. Le motivazioni del divieto sono semplici. Comunicando in una lingua che non sia quella compresa da tutti, alcuni avversari potrebbero sospettare di comportamenti scorretti e imbrogli.

Vietato mostrare o comunicare la mano

Sembrerebbe scontato, ma secondo il regolamento è severamente vietato mostrare le carte a qualcuno durante l’azione di gioco e prima dello showdown, anche se si trattasse di un semplice spettatore del torneo, così come è proibito comunicare la propria mano. Eventuali comunicazioni e aiuti tra due o più giocatori, spesso tramite accordo segreto (collusion), sono pesantemente sanzionati.

Per evitare di condizionare il gioco, sono anche vietati commenti e suggerimenti tra i giocatori: questi comportamenti, di certo non piacevoli, potrebbero infatti provocare antipatie e fastidio tra tutti i presenti al tavolo.

Vietato insultare i giocatori

Attorno al tavolo verde bisogna sempre essere educati e rispettosi di tutti gli avversari. Sono vietati tutti quei comportamenti da zoticoni e il cosiddetto trash talking: linguaggi aggressivi, insulti, minacce e quant’altro non sono ben accetti. Attenzione quindi: se si supera il limite, scatta la penalità e si rischia di essere esclusi dalla mano in corso.

Vietato alzare le carte dal tavolo

Oltre alle regole di comunicazione e linguaggio, esistono anche quelle di comportamento. Per quanto riguarda le carte, bisogna sempre tenerle sul tavolo. È vietato tenerle in mano o alzarle per mostrarle a qualcun’altro. Il regolamento del poker prevede che queste siano tenute davanti a ogni giocatore e protette da un oggetto: appoggiare qualcosa sopra darà una mano al dealer a non scambiarle per foldate e quindi a non ritirarle dal tavolo.

Vietato toccare le chips

Così come bisogna tenere ben a vista le carte, anche le chips devono essere sistemate in ordine in base al loro valore. È vietato toccarle prima dell’assegnazione o una volta nel piatto. Inoltre, durante un torneo, se i giocatori hanno necessità di spostarsi dal tavolo, queste non potranno essere trasportati in tasca o in mano, ma solo negli appositi contenitori. In una partita cash game, poi, non è possibile aggiungere chips al proprio stack se non alla fine di ogni mano e comunicandolo al dealer e a tutti gli altri giocatori; non è invece mai possibile rimuoverle.

Vietato non sedersi prima della distribuzione delle carte

“Chi tardi arriva male alloggia” vale anche se la destinazione è il tavolo verde. Se non si è presenti al proprio posto prima della distribuzione delle carte, la mano del giocatore assente sarà considerata foldata e rimessa nel mazzo. In generale, è comunque vietato allontanarsi dal tavolo o alzarsi durante una mano, prima dello showdown e dell’assegnazione del piatto.

Vietato puntare a singhiozzo

Un altro comportamento sanzionabile è quello del puntare a singhiozzo (string bet). Ciò avviene quando un giocatore non dichiara a voce la sua puntata e posiziona le chips un po’ per volta. Spesso questo trae in inganno, talvolta intenzionalmente, sia il dealer sia gli altri giocatori che potrebbero non capire quando considerare conclusa l’azione dell’avversario. È per questo obbligatorio, prima di posizionare le chips, dire chiaramente quante se ne stanno puntando.

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