Salute

Il gonfiore vaginale

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Alcune donne sperimentano gonfiore vaginale, le cui cause possono essere molteplici: mestruazioni, gravidanza e rapporti sessuali particolarmente impetuosi possono causare gonfiore nell’area vaginale, comprese le labbra vaginali.

A volte invece, il gonfiore può essere il risultato di un’altra condizione, malattia o disturbo. In questi casi, è importante capire qual è la causa e cosa si può fare per trattarlo.

In caso di febbre superiore ai 38°, forti dolori o perdite ematiche è importante cercare un trattamento medico di emergenza.

Dermatite da contatto

I composti chimici presenti in molti prodotti ad uso quotidiano come detersivi per bucato e bagnoschiuma possono irritare la pelle sensibile della vagina, della vulva e delle labbra. La stessa cosa vale per i deodoranti contenuti in alcuni tipi di carta igienica.

In caso di sensibilità è possibile avvertire gonfiore, prurito e bruciore intorno alla vagina.

La soluzione è semplice: smettere di usare un prodotto che si ritiene possa aver scatenato il gonfiore vaginale. Se, al contrario, il gonfiore persiste potrebbe essere necessario parlare con un ginecologo il quale, valutato il caso, potrebbe prescrivere una crema per alleviare il gonfiore e altri sintomi.

Infiammazione da oggetti esterni

L’uso di dispositivi anticoncezionali intrauterini, cosiddetti IUD, può irritare il tessuto vaginale e causare prurito, irritazione e gonfiore. Allo stesso modo l’uso, nei rapporti sessuali, da parte del partner, di preservativi o di tamponi interni durante le mestruazioni può essere causa di infiammazione.

Come nel precedente caso è opportuno smettere di usare il prodotto che si ritiene possa essere responsabile dell’irritazione. Se il gonfiore persiste o peggiora, consultare il medico.

Traumi vaginali

Se la vagina non è adeguatamente lubrificata durante un rapporto sessuale, l’attrito può causare piccole lacerazioni dolorose responsabili di gonfiore, dolore e irritazione vaginale.

In questi casi è normalmente sufficiente utilizzare un antinfiammatorio non steroideo e osservare qualche giorno di riposo perché il gonfiore vaginale scompaia.

Può anche accadere che un rapporto particolarmente violento possa causare lacerazioni più importanti e che queste si infettino. In caso di secrezioni purulente o febbre e gonfiore vaginale è quindi necessario sottoporsi a visita ginecologica.

La terapia è antibiotica e antidolorifica. Possono essere anche prescritti dei probiotici con lo scopo di ripristinare la flora vaginale e accelerare la guarigione.

Vaginite batterica

La vaginite batterica è causata da una alterazione del microbiota vaginale a sfavore dei cosiddetti batteri buoni. Il pH vaginale, normalmente acido (compreso tra 3.8 e 4.5), aumenta fino ad arrivare a valori di poco inferiori a 5 e, così facendo, perde la capacità di fare da scudo alle infezioni. I sintomi tipici sono perdite giallognole maleodoranti, dolore al basso ventre, prurito, bruciore e dolore durante la minzione, gonfiore vaginale.

La vaginite batterica può anche essere causata da un uso prolungato di antibiotici; questi infatti hanno la capacità di modificare il microbiota intestinale e vaginale, riducendo i microrganismi buoni (i lattobacilli) e favorendo la colonizzazione da parte di agenti patogeni.

La terapia mira a ripristinare l’equilibrio del microbiota vaginale e a combattere l’infezione quindi possono essere impiegati antibiotici per via orale, ovuli e probiotici.

Cervicite

La cervice, l’infiammazione della cervice, è spesso il risultato di una malattia a trasmissione sessuale. Le principali responsabili sono:

  • clamidia
  • herpes genitale
  • gonorrea

Oltre al gonfiore vaginale, la cervicite causa dolore pelvico, perdite ematiche vaginali o perdite giallastre, alterazione del ciclo mestruale.

La terapia antibiotica è decisa dal ginecologo in base ai risultati ricavati da un tampone vaginale.

Conclusioni

Il gonfiore vaginale può dipendere da molte cause così come sono molteplici le cause delle labbra vaginali gonfie. In presenza di sintomi come dolore pelvico, perdite maleodoranti e febbre (sintomo che non va mai sottovalutato!) che si protraggono da qualche giorno è opportuno rivolgersi al proprio ginecologo che potrebbe effettuare un tampone vaginale per individuare la presenza di elementi patogeni. I farmaci eventualmente prescritti, inclusi antibiotici e antinfiammatori, possono aiutare a eliminare l’infiammazione e ridurre i sintomi.

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