Morire per un litigio, per un battibecco, per una sigaretta: ucciso a calci e pugni.
E’ accaduto a Torino dove un passante ha perso la vita per le percosse di un ventenne imbottito di crack. “Ho ammazzato una persona”, ha confessato tra le lacrime in questura Francesco Lo Manto, 20 anni, abitante nel capoluogo piemontese. Il giovane aveva assunto crack e, intorno alle quattro del mattino, si trovava sul balcone che si affaccia su piazza Vittoria, in un quartiere popolare della citta’.
In quel momento stava passando Augusto Bernardi, 56 anni, che abitava poco distante e, come dicono i vicini, era “un signore gentile che salutava sempre”. Cosa e’ successo fra i due non e’ chiaro. “Mi ha chiesto una sigaretta – sostiene Lo Manto – e allora sono sceso”.
Quello che e’ certo e’ che il giovane, ancora in ciabatte, ha cominciato a colpire con schiaffi e pugni perchè ha pensato che l’uomo gli aveva rubato lo smartphone che invece aveva lasciato a casa (“avevo un bastone ma non l’ho usato”) fino a quando Augusto non si e’ accasciato al suolo. Francesco e’ poi risalito nel proprio appartamento. Alla vista della polizia e’ sceso e si e’ lasciato caricare sulla volante senza intemperanze.
I residenti raccontano che ha anche bussato a un vicino per avere un bicchiere d’acqua, ma non e’ chiaro se prima o dopo il delitto.
(nella foto l’assassino reo confesso Francesco Lo Manto)
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