Campania

Caserta, allevatori di bufale annunciano tre settimane di mobilitazione

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Caserta. “Non abbiamo più tempo da perdere, servono responsabilità e un coinvolgimento pieno del territorio. Mentre Brucella e Tbc continuano ad estendersi, la Regione Campania non riesce ancora a mettere in campo un Piano credibile e condiviso, la crisi delle aziende diventa insopportabile, su Terra di Lavoro cala una cappa di piombo che sta pregiudicando il futuro”.

Così il coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino annuncia tre settimane straordinarie di mobilitazione che verranno presentate domani, 21 giugno, nel corso di una conferenza stampa in programma alle 11 nel centro Don Milani, nella sede della Nco a Castel Volturno (Caserta). Verrà divulgato e illustrato il documento inviato al presidente del Consiglio regionale della Campania e ai capigruppo con la richiesta di intervento urgente e di incontro “vista la evidente difficoltà della giunta regionale a mettere in campo un Piano credibile e condiviso e il pantano istituzionale in cui si è arenata l’iniziativa regionale mentre avanza la crisi per il comparto e si estendono i focolai di infezione”.

Al Consiglio regionale, in particolare, il Coordinamento chiede di “assumere la piena responsabilità anche perché il Piano contro la Brucellosi e la Tbc è un vero e proprio atto di programmazione e dunque va riportato alla responsabilità istituzionale che compete direttamente al Consiglio”.

Le tre settimane di mobilitazione partono domani, 21 giugno, per concludersi il 13 luglio a Roma. Si terrà, in particolare, una serata di protesta, in programma il 22 giugno ad Aversa tra le 20 e le 23:30, in piazza Don Diana, dove sarà allestito uno spazio con trecento loculi (le trecento aziende già chiuse), 33 sedie vuote (le aziende che hanno avuto l’ordine di abbattimento totale della stalla e che si stima possano chiudere nel breve periodo) e uno schermo gigante per ospitare un’assemblea con l’invito ai sindaci, agli eletti, alle organizzazioni e ai cittadini per chiedere alla Regione Campania “l’apertura di un tavolo di confronto partecipato credibile e realmente trasparente” e per lanciare la campagna nazionale di sostegno alla vertenza degli allevatori.


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