Afragola. C’è la pista passionale dietro l’omicidio di Raffaele Balsamo, il rapinatore 38enne ucciso l’altra notte in via Caracciolo.
La vittima conosceva il suo killer: gli ha aperto la porta. Pensava fosse una visita, i due hanno chiacchierato. Era sull’uscio, non ha oltrepassato il confine della porta d’ingresso, perche’ avendo il braccialetto elettronico rischiava una violazione dei domiciliari. Per questo gli inquirenti sono convinti che Balsamo non temeva di finire ucciso.
Il killer d’improvviso ha estratto una pistola e ha fatto fuoco due volte: Balsamo ha cercato di difendersi. Non a caso il primo proiettile lo ha ferito all’avambraccio destro perché lo ha alzato di scatto per difendersi, il secondo invece lo ha concentrato poco sotto l’ascella destra, causandogli la rottura dell’arteria polmonare che nel giro di pochi minuti ne ha causato la morte per dissanguamento.
E mentre il killer si è dileguato velocemente forse con la complicità di qualcuno che lo aspettava in strada la compagna che era in casa è accorsa in aiuto di Balsamo chiamando i soccorsi. Ma quando è arrivata l’ambulanza i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.
Sul posto i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, quelli della compagnia di Casoria diretta dal maggiore Diego Miggiano e della locale caserma diretta dal luogotenente Raimondo Semprevivo. Terminati i primi rilievi, il pubblico ministero Francesco Cirillo della Procura di Napoli Nord.
L’ ipotesi che Balsamo conosceva l’assassino e che non si aspettava affatto di essere ucciso e’ rafforzata dal fatto che non aveva frequentazioni con uomini legati alla camorra. Per questo la pista di indagine privilegiata e’ quella di un movente personale, addirittura passionale perché i due si contendevano la stessa donna. Ma c’è anche l’ipotesi di una lite per il bottino di una rapina non distribuito secondo i patti.
I carabinieri hanno ascoltato persone piu’ vicine alla vittima, tra cui la compagna che era in casa con lui, e stanno acquisendo le immagini delle telecamere presenti nella zona.
Dall’analisi di quei video potrebbero emergere particolari importanti rispetto alla dinamica e, soprattutto, all’identita’ del responsabile dell’omicidio.
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