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Dipartimento di Giurisprudenza e laboratorio sui beni confiscati dell’Università Parthenope e
Fondazione Polis insieme per incontrare gli studenti e firmare un protocollo d’intesa per la tutela ed il
riutilizzo dei beni confiscati.
Dopo i saluti del Direttore del Dipartimento Federico Alvino e del Coordinatore del Corso di Studi Marco
Esposito, l’accordo sottoscritto con la Fondazione è stato presentato dalla Prof. Carla Pansini – Direttore
del Master in ‘Prevenzione dai rischi di infiltrazioni criminali nelle attività economiche, gestione,
amministrazione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati’.
Ricordando l’on. Pio La Torre, la prof. Pansini ha sottolineato l’importanza del riutilizzo dei beni
confiscati e della firma del protocollo che è ‘frutto di un lungo lavoro ma è solo un punto di partenza per
ragionare insieme su progetti concreti’.
‘La Campania è la regione con il più alto numero di vittime innocenti in Italia – ha sottolineato il
presidente della Fondazione Polis Enrico Tedesco – ed è la seconda regione d’Italia per numero di beni
confiscati. Questo protocollo è una porta aperta agli studenti, per far sì che possano venire a casa nostra
ed aiutarci, collaborando insieme’.
L’incontro ha visto la partecipazione del presidente del Tribunale di Torre Annunziata Ernesto Aghina, di
Emma Lorena – figlia di Pasquale Cappuccio, di Vincenzo Abate – presidente della Onlus ‘la forza del
silenzio’.
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