

Negli ultimi anni abbiamo dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria di Covid-19: ciò ha inevitabilmente causato delle chiusure importanti, che hanno penalizzato i musei, l’arte e la cultura in generale. Il sistema museale italiano è stato messo a dura prova, ma, per fortuna, possiamo vantare alcune realtà importanti, come la Fondazione Sorgente Group, guidata da Valter Mainetti e dalla moglie Paola. Grazie al loro impegno, abbiamo recuperato tesori inestimabili, veri e propri capolavori dell’arte antica.
Quindici sono gli anni di attività che hanno permesso a Valter Mainetti e sua moglie Paola di collezionare alcune opere importanti, alcune prestate all’occorrenza per esposizioni e attività culturali, fino a quando non è stata ideata anche la serie “Dieci Capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli” nel maggio del 2021. La serie ha trattato ben dieci dipinti che hanno fatto la storia: alcune iconografie sono riproposte – uno dei simboli più comuni è la Madonna col Bambino – e riviste in chiavi diverse a seconda del pittore.
Il primo video ha avuto come protagonista uno dei quadri più importanti, affascinanti e in grado di evocare in noi dei sentimenti tanto umani da risultare quasi fragili: ci stiamo riferendo alla Madonna col Bambino Benedicente del Pinturicchio. Gli esperti l’hanno datata negli ultimi anni del Quattrocento, ed è un vero e proprio capolavoro di sensibilità e di delicatezza per quanto riesce a emanare.
Oltre al Pinturicchio, nella serie è presente la Madonna col Bambino, San Giovannino e Angeli. Il dipinto in questo caso è stato realizzato con sapienza da Michele di Ridolfo del Ghirlandaio – Michele Tosini – e che ha una duplice valenza, un’opera il cui valore è inestimabile: il connubio tra la sacralità religiosa e l’immagine di una madre con suo figlio.
Infine, è presente anche la Madonna col Bambino del Sassoferrato – Giovanni Battista Salvi – che nel complesso ci ispira una carica emotiva senza eguali. Note, oltretutto, sono le cromie nitide e sintetiche, che molti hanno elogiato e che possiamo ammirare nella serie della Fondazione Sorgente Group.
La serie proposta dalla Fondazione Sorgente Group non si è fermata con una delle iconografie più famose, ma ha anche proposto il dipinto del Cavalier d’Arpino – Giuseppe Cesari – con Santa Cecilia con l’organo portatile, un’altra Santa e un putto. Questo è uno dei dipinti più richiesti alla Fondazione e spesso esposto in molte mostre d’Italia.
Per quanto riguarda invece la rappresentazione del Seicento, si è scelto di puntare a due pittori d’eccezione: Simone Cantarini – che fu allievo di Guido Reni – e il Guercino, ovvero Giovanni Francesco Barbieri. Per il primo, è presente nella collezione di Valter Mainetti l’eroica Sofonisba, e del Guercino invece possiamo ammirare Diana cacciatrice.
La serie, che è raccontata da Claudio Strinati – direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group – non è priva di riferimenti a Roma, con capolavori dell’arte che sanno come emozionarci. Uno dei più belli e famosi è sicuramente Scena di Genere presso la Colonna Traiana, datato al 1770 e realizzato da Giacomo Van Lint.
Un altro capolavoro è Veduta di Campo Vaccino a Roma di Antonio Joli, che è stato eseguito tra il 1740 e il 1745. Infine, non manca anche Roma sotto la neve, realizzato da Giovanni Paolo Panini. Una scena di “ordinaria” normalità nella Roma innevata del 1730: una cartolina ferma nel tempo.
La serie della Fondazione Sorgente Group si chiude con Calesse trainato da un cavallo di Giovanni Boldini
. In questo caso il dipinto ha un ruolo decisivo: evoca infatti la poesia di Giovanni Pascoli, ovvero La Cavallina Storna. Un tripudio di sentimenti ed emozioni che non può non farci sentire parte del dipinto stesso.Valter Mainetti e la moglie Paola, tramite la Fondazione Sorgente Group, sono riusciti in un nobile intento: oltre al recupero di arte antica - che spesso viene riportata in Italia per essere autenticata ed esposta - hanno ridato all’arte quella forza che, volente o nolente, negli ultimi anni ha subito una battuta d’arresto, tra chiusure e musei che faticano a ripartire. Un valore che va decisamente promosso e condiviso, per riempire i musei, riaprire strutture di un certo livello - come l’Anfiteatro Campano - e far ripartire la cultura in generale in ogni parte d’Italia.