Mazzette a Ercolano, il gip: ‘Vero e proprio sistema criminale’

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Mazzette a Ercolano, il gip: “Vero e proprio sistema criminale”. Il denaro serviva per sanare gli abusi

C’era ad Ercolano, “un vero e proprio sistema criminale che rinviene il suo fulcro e la mente criminale proprio in Francesco Tempesta che contamina da molto tempo le attivita’ amministrative concernenti la gestione delle pratiche edilizie nel comune di Ercolano con la costante partecipazione e collaborazione del geometra Rocco”.

Lo sottolinea il gip di Napoli Nicoletta Campanaro nell’ordinanza con la quale ha disposto i domiciliari per un luogotenente della polizia municipale di Ercolano, Francesco Tempesta, di 59 anni, in servizio nel settore antiabusivismo edile, e un geometra Vincenzo Rocco, di 42 anni.



    Dalle indagini emerge che i due chiedevano 500 euro, d’anticipo, per dissequestrare delle opere abusive; la stessa somma, sempre come anticipo, per il nullaosta alla realizzazione della copertura di un capannone e 1500 euro per evitare ispezioni dei tecnici del comune e della polizia municipale relativamente a dei lavori in un risto-pub.

    Insieme ai due arrestati risultano indagate altre due persone: un altro agente della Municipale e un architetto dell’ufficio tecnico del Comune, per i quali il giudice non ha ritenuto di dover emettere delle misure cautelari. Secondo il giudice per le indagini preliminari della 33esima sezione del Tribunale di Napoli, i fatti emersi dall’attività investigativa dei militari dell’Arma, sono “gravissimi”, sia per la “costante strumentalizzazione della funzione“, sia “per i danni inevitabilmente arrecati al buon andamento della pubblica amministrazione oltre che al regolare assetto urbanistico del territorio”.

    Nell’ordinanza viene anche evidenziata la natura seriale dei reati contestati, il carattere organizzato e preordinato della loro condotta posta in essere con la complicità di soggetti compiacenti, e, infine, “le modalità anomale” con cui gli indagati “si incontravano fuori dall’orario di lavoro, in luoghi appartati, nella certezza di poter coltivare un rapporto in modo segreto, scambiandosi notizie riservate e buste di denaro”.

    “Quanto accaduto non ammette scusanti e non tollereremo che atti del genere restino impuniti. Parallelamente all’inchiesta penale, anche l’amministrazione avvierà un procedimento disciplinare per fare chiarezza sul comportamento del dipendente. Il rispetto della legalità resta un elemento fondante della nostra azione amministrativa e il comando dei vigili anche in questa occasione ha dimostrato dì avere gli anticorpi per isolare chi si è reso protagonista dì presunti comportamenti contrari alla legge. Come già avvenuto in passato, ci costituiremo parte civile a tutela degli interessi patrimoniali, morali e di immagine del Comune. Ma anche per difendere e tutelare la polizia municipale e tutti quei dipendenti che svolgono con dedizione le proprie mansioni”.

    È quanto dichiara il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, in merito all’inchiesta che ha portato domiciliari un vigile urbano.



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