massimo venosa
Il Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, accogliendo l’istanza dell’avvocato Vittorio Fucci, ha scarcerato Massimo Venosa, 46 anni, di San Cipriano d’Aversa (Caserta), domiciliato ad Airola (Benevento), considerato elemento di spicco del Clan dei Casalesi, in particolare del gruppo Schiavone-Venosa.
L’uomo era detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sulmona dopo l’arresto, avvenuto il 24 febbraio del 2020, a seguito di una condanna definitiva a 10 di anni reclusione per associazione a delinquere di stampo mafiosa, traffico di stupefacenti ed una serie di estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
Le indagini erano supportate da intercettazioni telefoniche, ambientali, da appostamenti e dalla collaborazione di alcuni pentiti, in particolare del boss Raffaele Venosa, reggente pro-tempore dei Casalesi, che delineava la figura del parente Massimo Venosa come elemento di spicco del clan, promotore di una serie di estorsioni e gestore di intere piazze di spaccio, tra cui quella di Casale di Principe.
Il maxi-blitz in cui fu coinvolto Massimo Venosa portò all’arresto anche di Walter Schiavone, figlio del capoclan Francesco Schiavone, alias “Sandokan”. A Massimo Venosa il giudice ha concesso la misura degli arresti domiciliari.
Un’estrazione all’insegna dei numeri “tenaci”, quella del 21 giugno, che ha riservato alcune sorprese e… Leggi tutto
Ecco cosa prevede lo zodiaco oggi segno per segno con particolare attenzione ad amore, lavoro,… Leggi tutto
Castellammare di Stabia – Era sparito lo scorso gennaio, dopo aver ottenuto un permesso per… Leggi tutto
San Sebastiano – Notte di controlli a largo raggio dei Carabinieri di Torre del Greco… Leggi tutto
Aversa - Nonostante i suoi numerosi precedenti penali specifici e con la misura di prevenzione… Leggi tutto
Il boom turistico di Napoli sta favorendo da mesi il proliferare di bed&breakfast, spesso abusivi… Leggi tutto