Quando si parla di canapa, comunemente detta cannabis light, sono diverse le espressioni tecniche con cui si ha a che fare. Tra queste, rientrano le parole “effetto entourage”. Se ti stai chiedendo cosa vogliano dire, nelle prossime righe di questo articolo potrai trovare la risposta.
Effetto entourage: di cosa si tratta?
I prodotti a base di canapa, come ben saprai, sono sperimentabili in Italia da chiunque abbia compiuto 18 anni. Diverse realtà attive sul territorio nazionale – tra cui l’azienda di nutraceutici e cosmetici Eusphera.com, pioniera nel settore per quanto riguarda l’innovazione e la ricerca – vendono infatti soluzioni che vedono protagonista la pianta sopra citata, straordinaria alleata dell’uomo, tra benessere e manifattura, fin da tempi a dir poco remoti.
Quando la si assume, si può apprezzare, in alcuni casi, il già citato effetto entourage. Di cosa si tratta di preciso? Di una teoria legata al mondo della chimica secondo la quale le miscele di sostanze di origine vegetale, in questo caso i cannabinoidi e i terpeni, ossia le molecole volatili che conferiscono alla canapa il suo caratteristico aroma, mostrano, quando presentate in sinergia, una maggior attività biologica e degli effetti di notevole impatto sul corpo.
Il primo esempio da chiamare in causa in questi frangenti è quello della sinergia tra THC e CBD. Nel corso degli anni, diversi studi scientifici hanno effettuato confronti tra l’attività dei suddetti cannabinoidi da soli e la loro azione sinergica. La conclusione? La seconda è molto più efficace.
Si può parlare del quadro appena descritto sia per quanto riguarda gli effetti su patologie, sia per quel che concerne, invece, il miglioramento dell’umore. Per quanto riguarda l’ultimo aspetto, tra le varie testimonianze scientifiche è possibile chiamare in causa uno studio pubblicato nel 2018 e frutto del lavoro di un’equipe attiva presso la Washington State University.
Gli esperti in questione hanno esaminato i dati di un’app che permette ai consumatori di canapa di tenere traccia delle reazioni del corpo. Al follow up, è stato possibile scoprire che la canapa ad alto contenuto di CBD e con una bassa quantità di THC – inferiore al 5,5% per la precisione – era maggiormente in grado di influire positivamente sull’umore, soprattutto per quanto riguarda la riduzione nel tempo dei sintomi dell’ansia, dello stress e della depressione.
L’importanza dei terpeni
Come precedentemente accennato, anche i terpeni contribuiscono all’effetto entourage. Fino a poco tempo fa, si credeva che il loro ruolo si limitasse all’aspetto aromatico. La ricerca scientifica dagli anni ‘70 in poi ha permesso di allargare lo sguardo e di scoprire che, senza la combinazione tra cannabinoidi e terpeni, non si può parlare di effetto entourage.
Entrando nello specifico, è il caso di ricordare che queste biomolecole sono in grado di influenzare il modo in cui il corpo reagisce ai cannabinoidi. Qualche esempio? Riescono a potenziare l’effetto del CBD, ma anche ad alleviare alcuni effetti collaterali.
Un doveroso cenno va dedicato anche alla capacità di regolare la biodisponibilità dei cannabinoidi.
Quali prodotti scegliere per apprezzare al meglio l’effetto entourage?
A questo punto, è naturale domandarsi quali siano i prodotti da scegliere per apprezzare al meglio l’effetto entourage. In cima alla lista compare senza dubbio l’olio di canapa a spettro completo. Di cosa si tratta di preciso? Di un olio che, come dice il nome stesso, si contraddistingue per la presenza dell’intero spettro di sostanze vegetali contenute nella pianta di canapa.
Oltre al CBD e ad altri cannabinoidi – per esempio il CBN e il CBG – troviamo i già citati terpeni, ma anche i flavonoidi.
Ovviamente prima di comprare è il caso di accertarsi in merito alla qualità delle materie prime, che devono essere frutto di processi di coltivazione biologica. Se si parte da zero, è inoltre opportuno concentrarsi su prodotti con un basso livello di purezza (il CBD è sempre diluito in un olio vettore).
