Pestaggi in carcere: un pericolo di inquinamento delle prove per i pm alto, cosi’ come non si puo’ sottovalutare la pericolosita’ del reato commesso.
Per questi motivi, la procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto al gip che siano prorogare le misure custodiali per ventisette agenti della polizia penitenziaria che devono rispondere a vario titolo dei brutali pestaggi avvenuti il 6 aprile 2020 nel carcere sammaritano e ripresi dalle telecamere di sorveglianza.
In particolare, il procuratore aggiunto Alessandro Milita e i pubblici ministeri Alessandra Pinto e Daniela Pannone hanno chiesto la prosecuzione dei domiciliari per venti agenti, tra questi Pasquale Colucci, comandante del Nucleo operativo traduzioni e piantonamenti del centro penitenziario di Secondigliano e comandante del gruppo di ‘Supporto agli interventi’.
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E ancora l’ex comandante della penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere Gaetano Manganelli; il commissario Anna Rita Costanzo; e il sovrintendente Salvatore Mezzarano, l’ultimo a essere uscito dal carcere. Chiesta anche la proroga della misura cautelare dell’interdizione dai pubblici uffici per altri sette agenti. Il gup Pasquale D’Angelo deciderà il 15 dicembre per 108 indagati.
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