E’ scattato di nuovo l’allarme covid nelle carceri della Campania.
Con la quarta ondata Covid risultano 13 i detenuti negli istituti di pena della regione positivi al virus e 23 gli agenti di polizia penitenziaria: tutti asintomatici.
Il garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello è preoccupato e spiega: “Il Governo deve pensare a forme di ristoro per detenuti e agenti e tutte le persone che operano in carcere. Nel caso dei detenuti immaginare opportunità che diano più garanzie per la salute, ad esempio misure compatibili con l’esecuzione della pena, come la detenzione domiciliare o provvedimenti svuota carceri. Sembra un atto di civiltà e concreto rispetto al dramma della pandemia”.
E poi aggiunge: “Tra Governo, Parlamento e Amministrazione penitenziaria ci sono ancora persone che vanno oltre il loro cortile, che credono che un rafforzamento di agenti di polizia penitenziaria e figure del trattamento (educatori, assistenti sociali, psichiatri, mediatori culturali) vada fatto, convinto che si debba intervenire e subito con un provvedimento eccezionale”.
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