A scuola con il plaid, studenti ed insegnati al gelo a Sant’Antimo

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A scuola con il plaid: termosifoni spenti o malfunzionanti in tutte le scuole di Sant’Antimo e anche a Napoli

È un freddo dicembre quello che si sta vivendo in Campania. Per gli studenti, però, lo è molto di più. Sembra infatti che numerosi istituti scolastici abbiamo problemi con gli impianti di riscaldamento e così insegnati ed alunni sono costretti a fare lezione al gelo. Il freddo inoltre è reso ancora più intenso dal fatto che per la normativa dettata dalla prevenzione del COVID-19 gli insegnanti sono costretti a dover lasciare le finestre aperte per garantire il riciclo dell’aria.

La situazione più drammatica sembra interessare Sant’Antimo dove gli istituti, dagli asili alle medie inferiori, si ritrovano con molte aule con i termosifoni non funzionanti.



    Le mamme degli alunni della scuola elementare Giacomo Leopardi si preparano intanto ad una protesta negli uffici comunali (il comune è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche ed è amministrato da 3 commissari prefettizi).

    “Il comune è in deficit e non accendono i riscaldamenti, tra l’altro gli impianti non sono neanche stati controllati. I bambini seguono le elezioni con i cappotti, cappelli e plaid ma hanno sempre molto freddo così spesso per non fargli fare delle assenze li mandiamo a scuola a ma poi andiamo a riprenderceli. Il problema non è solo in questa scuola ma in tutte.”– spiega una delle mamme rivoltasi al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

    Il problema termosifoni non è, però, circoscritto a Sant’Antimo perché anche da Napoli arrivano proteste.

    “Ecco come siamo obbligati a stare noi ragazzi nel momento in cui nelle scuole a Napoli (almeno nella mia) non funzionano i termosifoni e per le norme Covid dobbiamo stare con finestre e porte aperte. Nonostante noi ci copriamo bene con maglie, maglioni e giubbotti, il freddo si sente e siamo costretti a stare con plaid.”– racconta una studentessa dell’ istituto d’arte Boccioni- Palizzi di via Terracina.

    “Abbiamo inviato delle comunicazioni alle direzioni scolastiche dei vari istituti per aver ben chiaro il quadro della situazione. Intanto abbiamo chiesto all’Ufficio Scolastico Regionale di verificare cosa accade in tutti gli istituti e di intervenire. Con le temperature basse che si stanno registrando è impensabile che gli studenti ed insegnanti siano costretti a fare lezione senza riscaldamenti con il rischio che molti di loro si possono ammalarsi, come tra l‘altro già sta avvenendo, da quel che ci è stato raccontato. Se non ci saranno riscontri nelle prossime ore, procederemo con un esposto alla Procura della Repubblica.”– ha dichiarato il Consigliere Borrelli.




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