Variante Omicron: allarme nel mondo intero per la nuova variante del virus SarS-CoV2 isolata in Sud Africa, che con le sue 32 mutazioni già scoperte triplica quelle della Delta. Finora conosciuta con la sigla B.1.1.529, l'Oms l'ha classificata come "preoccupante".
A suscitare forti timori sono le possibilità che sia molto più contagiosa delle altre e che riesca a neutralizzare l'efficacia dei vaccini. A conferma dell'impennata del livello di allerta, la riunione convocata per ieri del Technical Advisory Group dell'Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra. Intanto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) fornisce alcune informazioni preliminari secondo cui Omicron potrebbe essere associata a una trasmissibilità molto elevata, a un indebolimento dell'azione dei vaccini ma non a un'infezione più grave. Dal canto suo l'Agenzia europea del farmaco (Ema) afferma che per il momento è 'prematuro' prevedere se per la B.1.1.529 sia necessario un adattamento dei vaccini.
Sulla rivista scientifica Nature la virologa Penny Moore, dell'Università del Witwatersrand a Johannesburg, chiarisce che sono necessarie circa due settimane per capire se e fino a che punto la nuova variante sia in grado di sfuggire agli anticorpi generati dai vaccini anti Covid, così come alle difese dovute all'attivazione delle cellule T del sistema immunitario.
Massimo Zollo, genetista dell'Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge avverte che la B.Potrebbe interessarti
"Sono molto preoccupato da questa variante che ha tutte le carte in regola per essere più aggressiva delle precedenti: l'elevato carico di mutazioni sulla proteina Spike potrebbe renderla irriconoscibile agli anticorpi generati dai vaccini", spiega. Le case farmaceutiche perà non si fanno trovare impreparate e a stretto giro di posta Pfizer e BioNtech fanno sapere che stanno già studiando Omicron e contano di avere i primi risultati "al più tardi entro due settimane".
Non solo: "Nel caso emerga una variante che sfugga al vaccino saranno in grado di sviluppare e produrre un immunizzante su misura in circa 100 giorni, previa approvazione normativa".
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