“Ponticelli chiama Napoli alla mobilitazione in occasione dell’anniversario della strage del bar Sayonara di Ponticelli. Era l’11 novembre del 1989.
Una paranza di killer fece fuoco compiendo una efferata strage: persero la vita 6 persone, 4 di queste totalmente estranee alla camorra. Sono trascorsi 32 anni e a Ponticelli si continua a sparare e uccidere”.
E’ quanto si legge in una nota con la quale il coordinamento del ‘Comitato di liberazione dalla camorra’, riunitosi ieri presso il polifunzionale ‘Ciro Colonna’, annuncia di aver deciso “di chiamare tutta la città alla mobilitazione. Cio’ che in questi giorni accade a Ponticelli riguarda Napoli”.
“Strade, piazze, rioni, condomini si sono trasformati in campi di battaglia con attentati e agguati. Il morto ammazzato, la vittima casuale, il cratere della bomba deflagrata, i buchi nei muri dei proiettili della stesa, la macchia di sangue, le tracce di gesso dei bossoli a terra esplosi per ferire o ammazzare sono ormai l’ornamento urbano. In poche settimane: quattro bombe, ‘stese’, attentati incendiari, ferimenti, agguati con due morti ammazzati. E’ terrorismo camorrista. E’ una guerra endemica che non si ferma”, prosegue la nota” .
Napoli con Ponticelli ha un dovere e una responsabilita’ verso le nuove e le future generazioni. Ai ragazzi non bisogna nascondere l’assurdo che e’ nella nostra citta’, ma dimostrare insieme di essere piu’ forti e capaci di cambiare una situazione dove la violenza sembra non arrestarsi. Per la sicurezza e il futuro, per il lavoro e la cultura, chiamiamo tutti i quartieri popolari, tutta la citta’, i collettivi e le associazioni degli studenti, i sindacati e le realta’ sociali e culturali a mobilitarsi a Ponticelli l’11 novembre. E’ suonata la sveglia contro le camorre”, conclude la nota.
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